Graziani e Alfa Romeo insieme alla Dakar

Il forte pilota italiano di rally – ha vinto 48 titoli – partecipa alla Dakar con una Ktm 690 su cui svetta il Biscione di Arese. Al via anche le nuove Pirelli
21 dicembre 2007
Matteo Graziani ha già messo in bacheca 48 titoli italiani e si presenta al via della Lisbona-Dakar edizione 2008 come uno dei piloti più forti, in lotta per la vittoria finale. Il pilota de “Il Team”, la squadra fondata da Enzo Campione nel 2002, si è allenato duramente per arrivare pronto all’appuntamento del 5 gennaio, lo dimostra anche la stagione appena conclusa. Il nostro portacolori ha vinto ben 4 allori italiani nel 2007, con i titoli assoluti e della categoria 600 nei campionati Motorally e Raid TT. La grande novità del 2008 è rappresentata dai colori portati in gara. Sulla moto di Matteo svetterà il rosso Alfa Romeo. La casa del biscione è infatti sponsor della squadra capitanata da Matteo Graziani per la Dakar 2008. Un matrimonio importante, che ribadisce da un lato l’importanza della gara rallistica più celebre al mondo, dall’altro l’attenzione di Alfa Romeo alle corse e agli sport motoristici in particolare. Per Graziani questa è la quarta Dakar. Nelle passate edizioni non sono mancati i risultati di prestigio, tra i quali ricordiamo il 15esimo assoluto e secondo nella categoria 450 nel 2005, l’11esimo assoluto e secondo nella categoria 450 nel 2004, anno nel quale ha vinto anche il prologo. Matteo Graziani correrà con una KTM 690 Rally, e avrà la responsabilità di testare i nuovi pneumatici Pirelli dotati di mousse (al posto della camera d’aria). L’assistenza sarà affidata a Enzo Campione, Michele Zamattia e da Mauro Sant, già meccanico del compianto Richard Saint, il campione francese tre volte vincitore della Dakar. Non manca molto alla partenza per Lisbona e approfittiamo di Matteo Graziani per fare il punto della situazione, non prima di avervi detto brevemente da dove arriva il pilota Ktm. Graziani nasce nel 1968 e inizia a gareggiare a 18 anni nel motocross. Tre anni più tardi, dopo essere arrivato terzo all’Italiano Cadetti e aver partecipato ai Mondiali 250, passa all’enduro e al rally, specialità nelle quali si impone nel giro di poche stagioni. Nella sua carriera il campione de “Il Team” ha partecipato a tutti i principali rally africani ( Rally di Tunisia, Dubai, Egitto e Marocco), dimostrandosi un pilota tecnicamente completo e veloce. L’intervista di Moto.it Nel 2008 cambi categoria, dalla 450 alla open. Come ti trovi con la Rally 690? Matteo Graziani : ”La moto va molto bene. Soprattutto nella guida in piedi rivela un’ottima ergonomia, un aspetto fondamentale per affrontare le lunghe tappe della Dakar. La moto è maneggevole, grazie al peso contenuto e alle dimensioni ridotte dei nuovi serbatoi (il regolamento è cambiato e consente un’autonomia massima di 250 km, ndr)”. L’anno scorso sei arrivato secondo nella 450 Marathon. La tua previsione per il 2008? Matteo Graziani : ”Il nuovo regolamento prevede 2 categorie, Marathon e Sport Production. Punto a vincere la prima”. Come ti sei preparato all’appuntamento più importante della stagione? Matteo Graziani : ”Ho corso il Rally di Tunisia con la vecchia 660 e quello di Sardegna con l’agile 525 (sempre Ktm, ndr). Ho usato il 690 solo in Egitto, per prendere dimestichezza con la nuova moto. Il mio allenamento non verte tanto sugli esercizi in palestra, quanto sulla guida della moto. L’allenamento specifico in sella resta la soluzione migliore, perché stimola proprio i muscoli che lavoreranno in gara e accresce la confidenza con il mezzo”. L’anno prossimo compirai 40 anni. Hai grande esperienza di guida e di navigazione. Con che animo affronti i rischi di un rally così lungo? Matteo Graziani : ”Ho le mie regole. Non forzo mai il ritmo, corro sempre cercando di restare entro il limite. Se il risultato arriva, bene. Ma non rischio la pelle, i rally non sono il motocross dove puoi giocare il classico jolly per fare un tampone”. Com’è arrivato il matrimonio con Alfa Romeo? E quello con Pirelli? Matteo Graziani : ”Con Pirelli seguo lo sviluppo dei nuovi pneumatici destinati ai rally. Si tratta di un’attività importante, basti pensare che Pirelli ha interrotto il lungo monopolio di Michelin nella specialità. La collaborazione di Alfa Romeo è merito in larga parte del responsabile del brand, Antonio Baravalle, un grande appassionato di moto che conosce bene il peso, a livello di immagine, della partecipazione a una gara sportiva così prestigiosa. Alfa Romeo non avrebbe potuto scegliere un palcoscenico migliore”. Andrea Perfetti
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