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Campionato Italiano Motorally a Riotorto: si riparte con tre giorni di gara
Sono stati 3 giorni di gara bellissimi. Percorsi impegnativi, con tratti da MotoGP che si alternavano di continuo a mulattiere impestate. Il gruppo Motorally FMI guidato da Antonio Assirelli e dai suoi collaboratori ha messo su un grande spettacolo. Crescono i partecipanti e si vedono le maxi enduro in gara. Bicilindriche Yamaha (sono tantissime e hanno aperto la strada agli altri) e poi Aprilia, Ducati, KTM. Tante moto anche nella categoria Marathon, dove corrono le mono da grandi raid come la mia Fantic XEF Rally 450, con cui ho deciso di partecipare al Motorally 2023.
Ottimo anche il lavoro dei moto club Follonica e Pomarance, che hanno onorato il ricordo della giovane pilotessa Sara Lenzi con una bellissima gara sui sentieri che lei amava.
Vi riportiamo i risultati dell'ultima giornata (qui trovate quello di ogni prova). La competizione ha visto la vittoria tra le big di Jacopo Cerutti su Aprilia Tuareg, davanti alla Yamaha Ténéré di Alessandro Botturi. La nuova classe gpx va ad Antonio Polidoro su KTM 950 Super Enduro, che precede Angelo Tazzari su Yamaha Ténéré 700. Nella Marathon vince Giovanni Gritti su Honda RS Rally 450, secondo Gioele Meoni su KTM Rally 450.
Passando all'assoluta la vittoria è di Leonardo Tonelli su Gasgas, secondo Thomas Marini su Bimota, terzo Andrea Rocchi su Beta. In tutte le giornate si è messo in grande luce un debuttante iridato: Alex Salvini ha dominato nel fettucciato e anche in linea. La sua corsa per il primo posto ha incontrato lo sguardo severo dei giudici che gli hanno dato una lunga penalità per avere superato il limite in alcuni tratti controllati. Alex si è imposto in diversi test e ci si aspetta grandi cose da lui in Abruzzo.
Sono tornato a correre! E già questa è una gran cosa (dopo 5 mesi di stop per l'infortunio alla spalla). La Fantic Rally è stata una bella sorpresa. A parte l'estetica - non so voi, ma a me piace un sacco - ha una base tecnica azzeccata. Il motore Yamaha rivisto a Treviso è infinito. Riprende dai bassi con qualsiasi rapporto e non smette più di crescere. Le sospensioni Kayaba hanno una scorrevolezza esemplare e nei prossimi giorni mi limiterò a dare più precerico al mono. La 450 è stabile, ma resta maneggevole nel sottobosco (se riempi tutti i serbatoi, avverti i 30 litri. Ma nel Motorally non servono, me ne bastavano 20 per evitare le code di piloti al self).
Il roadbook elettronico ha pro e contro. Nell'uso amatoriale è perfetto. Basta rotolo di carta e taglia e cuci. E ci puoi caricare di tutto, da Google Maps alle tracce gpx. In gara invece la leggibilità non è pari alla carta, se c'è tanto sole.
La gara. Dopo 5 mesi di stop per l'infortunio, il nono posto nella Marathon e l'85esimo nella assoluta il sabato (su oltre 280 partenti) sono risultati inaspettati. Mi hanno gasato. Anche troppo. E domenica ho fatto un disastro. Nella prima speciale tiro una mina in terza contro un costone di roccia.
Nella seconda ripongo i remi in barca e andatura tranquilla per non fare altri danni. Ma perdo la GoPro e con lei la concentrazione (c'era il lavoro di 4 giorni lì dentro).
Però non vedo l'ora che arrivi la prossima gara in Abruzzo, il Motorally è bellissimo.
Un grazie speciale va a Tiziano Internò (Rally POV), che ha allestito il paddock Fantic con posti di ristoro per i piloti della Casa davvero speciali. Si sono infatti messi alla prova sulle nuova XEF Rally i piloti italiani della Dakar (Iader Gilardi, Ottavio Missoni, Casere Zacchetti, Francesco Catanese, Nicola Traverso). Il risultato? Un'allegria contagiosa che ha fatto volare il tempo trascorso insieme. E siamo solo all'inizio!