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Chi conosce la storia del famosissimo Enduro del Touquet saprà benissimo che questo storico appuntamento che raccoglie sulla spiaggia di Calais centinaia di appassionati fuori stradisti, piloti o spettatori che siano, fu inventato nel 1975 dallo scomparso Thierry Sabine, ovvero colui che pochi anni dopo (1979) diede vita alla mitica Parigi-Dakar, dove perse la vita nel gennaio dell’86.
L’Enduro del Touquet, nella sua formula originaria, si corse 30 volte, dal 1975 al 2005, saltando solo nel ’91, a causa della prima guerra del Golfo. La prima edizione, vinta da Jacques Vernier su Ossa, si chiamò Enduro des Sables (enduro delle sabbie), e vi parteciparono 286 concorrenti, tra professionisti e semplici appassionati, come prevedeva la formula di questa impegnativa competizione di massa. Uno spettacolo che si svolgeva su due manche, sulla splendida spiaggia atlantica, larghissima e ricca di dune, irta di passaggi ad imbuto dove centinaia di motociclisti si accalcavano come in un girone infernale, cercando di districarsi nel marasma di corpi, manubri e ruote posteriori che giravano furiose sollevando fontane di sabbia. E con un pubblico entusiasta e molto partecipativo, impegnato ad aiutare chi si trovava in evidente difficoltà.
Una vera e propria festa del fuoristrada, insomma, che arrivò a contare addirittura 1200 piloti applauditi da 300.000 spettatori, e alla quale presero sempre più spesso parte anche piloti di livello mondiale con moto ufficiali, alcuni dei quali sono diventati dei veri specialisti del Touquet, come l’olandese Kees Van Der Veen, vincitore fisso dall’82 all’86. Ma che, di conseguenza, non sfuggì all’attenzione degli ambientalisti, che nel 2005 – con 1000 moto e 238 quad al nastro di partenza - cercarono di boicottarla sollevando (comprensibili) obiezioni sul degrado delle dune, oltre che sull’inevitabile lordume abbandonato in giro a gara terminata.
Ma la situazione venne mediata: organizzatori ed ambientalisti infatti si accordarono nel nome dell’ecologia, e la corsa prese una fisionomia un po’ diversa – e meno spettacolare - mutando anche la sua denominazione in “Enduropale du Touquet” a partire dal 2006. Al fine di salvaguardare le dune, il percorso venne accorciato ad un giro di poco più di 15 chilometri di sola spiaggia, e la competizione si svolse su una sola manche. Da allora, inoltre, il vincitore della cosiddetta “holeshot” (ovvero chi arriva in testa alla prima curva dopo la partenza), riceve un premio in denaro (1.500 euro, nel 2007).
L’edizione 2011 dell’Enduropale si terrà durante il weekend del 29 e 30 gennaio, con una novità: si girerà in senso contrario, rispetto alla tradizione. Tale decisione è stata presa non solo al fine di ottimizzare la sicurezza sul percorso, ma anche per aumentarne la spettacolarità: il rettilineo principale sarà più corto, ma aumenterà il numero di curve e chicanes, pur mantenendo veloci curve in appoggio, a traiettoria multipla e con varie altre peculiarità tipicamente crossistiche. Inoltre la zona dell’arrivo sarà meglio visibile per il pubblico. Non mancherà ovviamente anche la gara riservata ai numerosissimi quad, denominata Quaduro, che si svolgerà su un percorso di 14 km. Un’altra novità 2011 riguarda L’Enduropale Jeunes, la gara riservata ai piloti più giovani, la cui fascia d’età andrà dai 13 (anziché 14) ai 17 anni, che avrà luogo sabato 29 dalle 9,30 alle 22 su un tracciato anche in questo caso accorciato. Per la cronaca, l’edizione 2010 della classica francese ha visto la partecipazione di 1000 moto e ben 800 quad, ma quest’anno i “4 ruote” ammessi saranno al massimo 500.
1. ENDUROPALE JEUNE
J1. 125 cc 2T
J2. 250 cc 4T
2. QUADURO
cl. C1 quad da 250 a 500cc 2T
cl. C2 quad da 250cc a 750cc 4T
cl. C3 quadricicli da oltre 500 cc 2T a 850 cc 2T o
da oltre 750 a 850cc 4T
3. ENDUROPALE
cl. E1 da 100 a 125 cc 2T e da 175 a 250 cc 4T
cl. E2 da 175 a 250 cc 2T e da 290 a 450 cc 4T
cl. E3 da 290 a 500 cc 2T e da oltre da 475 cc 4T
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