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Dalla sabbia sarda al terreno misto del circuito di Malagrotta situato alle porte di Roma, dove ci si augura di ripetere il bagno di folla della prima puntata. Cambiano i parametri ma non i pronostici, che dopo lo schiacciante debutto stagionale attendono un’altra prova di forza di Antonio Cairoli. Questa volta sull’impianto che da anni Claudio De Carli cura come l’orto di casa, per gli allenamenti dei suoi piloti e i test delle sue moto, prima Yamaha e ora KTM.
«E’ circuito nato alla fine degli anni ’80 – spiega il team manager della KTM – l’ultima gara di rilievo è stata la prova degli Assoluti d’Italia del ’96 ed era arrivato il momento di riportare nel Lazio una gara importante. Da allora il circuito è stato rinnovato, e per questa occasione abbiamo ampliato i parcheggi e la zona riservata al pubblico, mentre la zona per il lavaggio delle moto è stata completamente ammodernata. Il terreno è un misto di terra e sabbia, l’ideale per correre anche in questo periodo».
Tony 222 conosce a occhi chiusi ogni palmo della pista, che frequenta da quando è entrato sotto l’ala del manager romano col quale ha condiviso tutti i suoi sei titoli iridati. Ma considerata la netta supremazia esternata nell’apertura degli Internazionali d’Italia, non è la conoscenza della pista che lo aiuterà ad emergere anche in questa occasione.
Certo è che Antonio dovrà comunque metterci del suo, perché il compagno di scuderia Ken De Dycker è apparso già piuttosto in forma, e avversari di prestigio come Steven Frossard, David Philippaerts, Evgeny Bobryshev e Joel Roelants dopo aver rotto il ghiaccio la settimana scorsa e aver avuto modo di verificare la messa a punto della loro moto si presentano con il conto aperto e con maggior motivazione.