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Una vittoria quasi scontata quella di Michael Dunlop, che ha strappato a Hillier il comando della gara a Ballaugh, durante il primo giro, e non l’ha più lasciato: il pilota BMW Motorrad ha girato per due volte al di sotto del record della pista e ha potuto limitarsi a controllare il suo vantaggio delle fasi finali chiudendo con 20” di vantaggio su Guy Martin (Suzuki) e Conor Cummins (Honda).
Il protagonista dell’ultimo giro, però, è stato senza dubbio Bruce Anstey, protagonista di un errore al primo giro che l’ha estromesso dalle prime posizioni, che nella furia della rimonta è diventato il primo a girare oltre le 132 miglia l’ora sul Mountain: suo il nuovo record del tracciato con 132,298.
Dopo la sfuriata di Hillier, il più veloce a Glen Helen, Dunlop ha preso il comando aumentando costantemente il suo vantaggio e tirandosi dietro Martin, staccato di 9”4. Dietro di loro la situazione cambiava continuamente, con Cummins, Hillier, Harrison e McGuinness a lottare nelle prime sei posizioni mentre si registrava il ritiro di Johnson a Creg-ny-Baa. Dunlop ha alzato progressivamente il ritmo, recuperando su Martin (partito venti secondi prima di lui) fino all’arrivo del primo pit stop.
Dunlop, Martin, McGuinness e Hillier hanno girato per lo più in gruppo, ma il vantaggio di Dunlop ha continuato ad aumentare fino a raggiungere i 25” al secondo pit stop dopo il quarto giro. Martin, messo sotto pressione da un Cummins capace di ridurre lo svantaggio sotto i 5”, ha dovuto impegnarsi per mantenere la seconda posizione. A Michael non è rimasto che controllare il suo vantaggio, conquistando la sua ottava vittoria al TT - la prima per BMW dai tempi di Georg Meier, che vinse il Senior TT nel 1939.
Guy Martin ha conquistato il suo quattordicesimo podio con tre secondi su Cummins, mentre Anstey ha dato il tutto per tutto conquistando il già citato record - sei secondi più veloce del giro di McGuinness lo scorso anno nella stessa gara. Rutter ha chiuso quinto davanti a William Dunlop, che ha strappato all’ultimo giro la posizione ad un John McGuinness dolorante per l’infortunio al polso.