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Dopo tanti anni di oblio ed ostracismo per la loro pericolosità e le varie idiosincrasie degli organizzatori per le imposizioni degli organismi internazionali, le corse stradali stanno tornando a riscuotere forte seguito fra gli appassionati meno soddisfatti dall'atmosfera un po' asettica e patinata delle corse in circuito. Il crescente seguito del Tourist Trophy e di grandi classiche come il Gran Premio di Macao hanno dato l’appoggio agli organizzatori del TT – il governo dell’Isola di Man stessa – per lanciare il progetto di un Campionato del Mondo riservato alle corse stradali.
La serie avrà valenza iridata – pur senza il patrocinio della FIM, attualmente svincolata dal controllo sulle corse su strada – e verrà gestita da un Promoter per scegliere il quale verrà bandita a breve un concorso. Il vincitore inizierà l’attività già con l’edizione 2016 del Tourist Trophy, e darà il via al campionato nell’inverno successivo. Il promotore potrà gestire tutti gli aspetti della competizione, compresi i golosissimi diritti televisivi, e tratterà direttamente i contratti con tutti i paesi ospitanti.
Il programma prevede infatti competizioni in tutto il mondo, con forte preferenza per l’emisfero australe – si parla di Australia, Sud Est Asiatico, Sud Africa e Sud America come candidati per ospitare gare vecchie e nuove. Il calendario dovrebbe dunque infatti snodarsi a cavallo d’anno per culminare con la prova finale al Tourist Trophy. Fin troppo facile pronosticare la presenza in calendario di competizioni come il GP di Macao o della North West 200.
Il formato prevedrà un circus di 20/30 piloti impegnati nelle canoniche classi per derivate di serie (Superbike, Supersport e Superstock) con gare contraddistinte sia da partenze in linea che con formato TT. Maggiori notizie quando avremo ulteriori sviluppi.
Fonte: Motorcyclenews.com