Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Ad Auron in Francia la nostra nazionale di Trial si è confermata ancora una volta tra le più forti e competitive a livello mondiale. La Maglia Azzurra ha colto un eccellente terzo posto con la formazione maschile e un altro buonissimo e incoraggiante quinto posto - a pochi punti dal podio - con quella femminile. Non solo, si è assicurata anche il secondo gradino del podio nel Challenge.
Non fa certo notizia sapere che a vincere è stata la Spagna, nazionale in questo momento quasi imbattibile. Possiamo però affermare che i nostri Matteo Grattarola (Beta), Luca Petrella (GasGas) e Gianluca Tournour (Sherco) sono stati bravissimi e sono stati protagonisti di un continuo testa a testa con i padroni di casa della Francia per il secondo posto. A mettere in difficoltà la nostra squadra è stata la quinta delle quindici Zone, ma ha saputo recuperare sui francesi alla decima e undicesima. Il primo giro si è concluso con la Spagna saldamente al comando a quota 12 penalità, seguita da Francia e Italia rispettivamente a 30 e 31. La prima metà della tornata conclusiva ha visto una Maglia Azzurra pressoché perfetta, ma alla nona Zona i Francesi hanno recuperato punti utili ad aggiudicarsi il secondo posto con 51 lunghezze totali. 53 quelle dell'Italia, terza, mentre la Spagna ha vinto totalizzando 23 penalità. Attardate Gran Bretagna e Norvegia a quota 84 e 92.
Ancora più equilibrato il Trial delle Nazioni femminile. La nostra squadra, dall'età media molto giovane, è stata in lotta per il podio per tutta la gara. Gran Bretagna e Spagna sono salite sui primi due gradini, mentre per l'ultimo è stata una sfida tra Norvegia, Francia e Italia. Lo hanno conquistato le nord europee. Al termine della prima tornata la migliore di queste tre squadre era quella transalpina con 18 punti, seguita dai 19 dell'Italia e dai 20 della Norvegia. Nel secondo giro, l'undicesima e la quattordicesima sono state le Zone decisive. Complessivamente, un'esperienza positiva per Andrea Sofia Rabino (Beta), Alessia Bacchetta (GasGas) e Martina Gallieni (Scorpa) che hanno chiuso con 36 penalità. Solo 3 in più rispetto alla Norvegia e una più della Francia.
Il Challenge è invece la sfida riservata a squadre miste composte da giovani. Qui i divari sono stati maggiori, ma la Mirko Pedretti (Beta) e Martina Brandani (Sherco) sono riusciti con 33 penalità a conquistare il secondo posto alle spalle della Norvegia (17 lunghezze) e davanti alla Germania (67 penalità).
Fabio Lenzi, Commissario Tecnico FMI, ha commentato con soddisfazione: “Siamo soddisfatti del nostro lavoro e dei risultati ottenuti. Pochi punti ci separano da posizioni ancor più prestigiose, ma ce l’abbiamo messa tutta e lo spirito di squadra è stato ottimo. Dobbiamo essere contenti di quanto fatto. Nella competizione maschile la quinta zona ci ha messo in difficoltà, ma fino all’ultimo la Francia, che correva in casa, è stata sotto la nostra pressione. Tra le donne qualche piccolo errore però in linea generale abbiamo fornito una prestazione di alto profilo. Nel Challenge la Norvegia era davvero forte e noi abbiamo portato a casa un secondo posto di valore. Ringrazio i piloti, gli assistenti, i team manager, lo staff FMI e tutti gli addetti ai lavori; ognuno ha dato il massimo per la nostra nazionale”.