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Una delle prerogative del Motorally è che viene sempre organizzato in località prestigiose e in territori spettacolari: i partecipanti hanno così modo di conoscere sempre nuove realtà del nostro bellissimo Paese. Per questa prima prova di Campionato sul piatto abbiamo Massa Marittima, nel grossetano, che dall’alto delle prime propaggini degli Appennini domina la piana di Follonica fino ad intravedere l’Elba. La cittadina è ricca di storia e vestigia con scorci veramente pittoreschi. Impressionante la maestosa bellezza della cattedrale di S. Cerbone, che domina imponente la piazza principale.
Il Motoclub Massa Veterinensis, al debutto nel Motorally, ha dimostrato una capacità organizzativa fuori dal comune. Un bel gruppo di appassionati che hanno lavorato all’unisono diretti da Simone Cini e l’efficientissima Carlotta. Nelle adiacenze degli impianti sportivi c'è il paddock, molto spazioso, circondato da un fitto bosco di lecci e con uno spettacolare punto panoramico; poi un ampio salone dove si sono tenuti briefing e premiazioni con un ottimo servizio di ristoro gestito dalle numerose ragazze del Club.
Nel corso della serata del sabato anche la simpatica iniziativa di una pesca di beneficenza, con il ricavato da devolvere a Giulia, figlia dell’indimenticato Maurizio Zucchetti.
Ai nastri di partenza quasi duecento piloti, con diverse novità in campo. Quella più eclatante è la fine del rapporto tra CF Racing ed Husqvarna: Fabrizio Carcano era parecchio amareggiato, dopo trent’anni di collaborazione ed un patrimonio di titoli unico tra Enduro e Motorally, pensava di meritare un po’ più considerazione. In ogni caso, si riparte per la nuova stagione con la sicurezza del talento di Leo Tonelli.
Esordio in una gara nazionale per Iacopo Cerutti nel Team Solaris, con l’Husqvarna, assieme al compagno di Dakar Maurizio Gerini e all’altro talentino Raul Budellini. Imponente lo schieramento di Africa Dream: Zago ha a portafoglio più di una dozzina di piloti tutti di primissimo piano, con la collaborazione con Mauro Sant: punta di diamante della squadra è Alessandro Botturi, fresco vincitore dell’Africa Race lo scorso gennaio. Molte, poi, le facce nuove, soprattutto giovani che piano piano si stanno portando in luce. Unica nota stonata la mancanza delle giovanissime leve, con un solo "cinquantino" alla partenza.
La gara ha visto la battaglia stellare tra Cerutti, campione in carica, e Botturi, con la sua Yamaha. Alla fine la vittoria è andata ad Alessandro Botturi, che dopo quasi un’ora di prove selettive è riuscito a prevalere di soli 0.99 centesimi sull’avversario. Ciò a dimostrazione dell’altissimo livello della competizione. Bronzo per Leo Tonelli, che ancora una volta si conferma una promessa realizzata.
Presenti anche diversi campioni da anni sulla breccia. Primo fra tutti quel Matteo Graziani che dall’alto delle sue trentasette stagioni di gare e ben 59 titoli all’attivo è sicuramente l’icona del Motorally. Che dire poi di Mauro Uslenghi, detto “toro seduto” per il suo stile di guida, che ha fatto sua la neo costituita classe Ultraveteran con una prestazione nella classifica assoluta di tutto rispetto. Si è rivisto anche Claudio Berlato, che ha sfoggiato la storica maglia Gilera ricordando i tempi d’oro del Motorally, quando le Case erano impegnate direttamente sul campo per seguire i propri piloti. Anche Antonio Colombo, presente a Massa con l’immancabile Ezia, in fatto di carriera non si è fatto mancare niente: dal Cross con le Fiamme Oro, negli anni ’70, ai titoli nell’Enduro e Motorally ed una storica vittoria al Rally di Sardegna. Quest’anno alternerà qualche Motorally con l’impegno nel Mondiale di Enduro con la Sherco.
Bernardo Magnini, noto per la maniacale cura con cui prepara le sue moto, si è presentato con un’Honda 450 XR: la moto, già bella di suo, è stata ulteriormente migliorata dal punto di vista estetico. Michele Zamattia, altro personaggio di spicco negli anni ‘ 90 con l’Aprilia, poi in seguito come tecnico in varie squadre, quest’anno è tornato al “servizio” dell’Africa Dream. Di fianco a Team organizzatissimi, con stuoli di piloti e mega-bilici super organizzati, faceva molta simpatia vedere il piccolo Team Gas Gas di Federico Caparrini e della sua ragazza Erika, perfetti nel look e nell’organizzazione. Si è rivisto anche, con piacere, Ottavio Missoni dopo qualche tempo di latitanza. Curiosa la modifica alla sua Sherco: due strani tamponi per controllare meglio la moto nella guida in piedi, che con la sua stratosferica altezza risulta sempre un problema. Sempre con piacere abbiamo ritrovato a Massa Italo Neri, storico direttore di gara delle prove mondiali in Sardegna: con il suo immancabile sigaro si aggirava nel paddock a salutare gli amici. Simpatico, poi, il gesto di Jacopo Cerutti: a fine gara ha regalato ad un piccolo ammiratore la sua maglia con un gigantesco numero 1.
Prossimo appuntamento a Montesilvano, che, a dispetto del nome, è una località marina dove si disputeranno Motorally & Raid TT