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Sono soltanto prove libere per il momento, ma il risultato è significativo: Cameron Beaubier, autore del secondo tempo, è stato più lento di quasi 4 decimi, mentre DiSalvo ha dominato entrambi i turni del giovedì. Per il 28enne pilota di Batavia, nello Stato di New York, questa è anche la prima gara con la Triumph 675, dopo che lo scorso anno aveva vinto la 200 Miglia con una Ducati, finora prima ed unica affermazione del marchio italiano nella classica della Florida. Terzo tempo per Joey Pascarella, di lontane origini italiane, come Beaubier in sella a una Yamaha, ma il distacco supera già il secondo; a seguire le tre Suzuki di Cardenas, Cory West e Westby.
Marchetti: Sono fiducioso perché abbiamo ancora diverse cose da provare per domani
tanto, ma questi progressi miracolosi significano solo che si sta cercando la migliore messa a punto e c’è ancora qualcosa da sistemare. Nel secondo turno avevo trovato più aderenza in accelerazione ma c’era un problema ai freni che mi impediva di staccare bene a causa delle vibrazioni, e soprattutto dobbiamo trovare qualcosa di più per il motore. Non spinge come vorrei e devo aiutarmi con le scie dei piloti più veloci. Ne avevo presa una che era perfetta ma il pilota mi è caduto proprio davanti e sono riuscito ad evitare la sua moto per un soffio. Un bel brivido ma è andata bene. Comunque sono fiducioso perché abbiamo ancora diverse cose da provare per domani, la squadra è molto capace e non sarebbe la prima volta che tira fuori il coniglio dal cappello».
Partecipa alla 200 Miglia anche un altro italiano, il grossetano Nico Vivarelli, con una Yamaha del team Apex. Per lui è la prima esperienza sulle sopraelevate di Daytona e non lo ha aiutato la rottura dell’antisaltellamento nel primo turno. Nel secondo ha ottenuto il 41° tempo.