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Mentre in Sudamerica si sta disputando la Dakar 2011, organizzata dai francesi di ASO e con in gara i più forti rallisti di fama internazionale (sia tra le moto che tra le auto), in Africa è andata in scena l'Africa Eco Race. Si tratta della gara ideata dal dakariano Hubert Auriol per riportare il rally nel Continente Nero, sino alle sponde del Lago Rosa, da sempre meta agognata di chi ha corso la Dakar "africana".
Il responso da parte dei piloti è stato scarso, basti pensare che solo 4 motociclisti hanno preso parte al rally. Tra loro nessun italiano. 20 le auto in gara e 4 i camion.
Però ci piace raccontarvi l'esito di questa competizione. Una sorta di revival romantico che ripercorre il percorso di una gara entrata nella storia. E nei cuori di tanti di noi.
Oggi tutte le squadre sono al Lac Rose, sulla spiaggia, per l'ultima tappa, ma questa fase non sarà presa in considerazione ai fini della classifica generale. Un palcoscenico finale per mostrare questa Africa Race edizione 2011 partita il 29 dicembre scorso da Nador, nel nord del Marocco.
Willy Jobard (FRA / KTM 525 Hybride): «Che bel rally! Non dimenticherò mai questa esperienza. E' stato incredibile, con un sacco di navigazione. Sono così felice e orgoglioso di vincere perché, anche se non c’eranon molte moto, è stato un’enorme lotta contro gli altri... e me stesso. Io consiglio a tutti i piloti che vogliono divertirsi di venire qui».
Norbert Dubois (FRA / KTM 690): «Ho avuto alcuni problemi con la navigazione a causa del mio GPS, che non ha funzionato oggi... Ho dovuto interrompere per dieci minuti per risolvere il problema. Poi, tutto andava bene e ho spalancato il gas. Ora ho capito l’importanza della navigazione. Si tratta di una necessità nell’Eco Africa Race, non è come in alcune altre gare, dove devi solo seguire le linee...».