L'Italiano si decide a Sarnano l'11 e il 12 ottobre
9 ottobre 2003
Il doppio appuntamento di Sarnano, in programma sabato 11 e domenica 12 ottobre, concluderà il Campionato Italiano Motorally 2003, con due giornate di gara che saranno decisive per l’assegnazione dei titoli italiani. Il MC Sarnano guidato da Maurizio Sbaffoni ha ormai approntato tutto il necessario per accogliere al meglio i centottanta piloti iscritti, che inizieranno ad affollare il paddock già dal venerdì.
Al sabato mattina sono previste le verifiche tecniche ed amministrative e per questo il percorso di gara sarà di soli settanta chilometri, non molti ma certamente impegnativi data la tipologia dei terreni marchigiani.
Le discriminanti della giornata saranno due prove speciali, una in linea di 18,5 chilometri e uno spettacolare fettucciato di due chilometri. Alla domenica, invece, il percoso sarà di 137 chilometri e i settori selettivi saranno tre: due in linea di rispettivi 18,5 e 10,5 chilometri, più il fettucciato del giorno precedente, alle porte di Sarnano.
Come ormai abitudine del sodalizio marchigiano saranno in programma diverse iniziative collaterali per rendere ulteriormente interessante la due giorni agonistica. Al sabato sera è previsto uno spettacolo che avrà come protagonisti Claudia Ferrarini, due volte miss Italia fitness, il gruppo musicale Alta Tensione ed Emanuela Aureli, l’imitatrice di Buona Domenica. Nel corso della serata verranno effettuate le premiazioni del sabato, mentre a quelle del giorno successivo presenzierà il due volte vincitore della Dakar, Fabrizio Meoni, fresco reduce dal Rallye des Pharaons.
Sul fronte agonistico l’attesa è tutta concentrata sul duello per la classifica assoluta che vede il forlivese Matteo Graziani in testa con un buon vantaggio sugli inseguitori. Graziani, anch’egli reduce dal “Faraoni”, non dovrebbe avere grosse difficoltà ad aggiudicarsi il titolo assoluto, strappatogli lo scorso anno proprio all’ultima gara dal modenese Paolo Ceci. Tutta aperta, invece, la lotta per le restanti posizioni da podio, con lo stesso Ceci, Massimo Chiesa e Mauro Uslenghi divisi da pochissime lunghezze.