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L’attesa è finita, ed è già ora di cominciare a scaldare i muscoli in previsione di una stagione iridata quanto mai imminente. E come ormai di tradizione spetta al circuito di Mantova dare il via alle danze, con lo Starcross che, con 65 piloti provenienti da 20 nazioni, dà una prima testimonianza delle forze in campo che si contenderanno il titolo.
Al via della trentesima edizione sono attese le squadre ufficiali Honda, Suzuki e Kawasaki, con i bei nomi dei papabili al trono iridato che dal 3 marzo prossimo si contenderanno le gli ori della MX1 e MX2.
«Siamo in anticipo di quasi un mese rispetto al solito – spiega il manager Giovanni Pavesi – ma la preparazione del circuito e la macchina organizzativa sono in linea con le passate edizioni.
Il tracciato ha mantenuto le sue caratteristiche di spettacolarità, abbiamo invece ridotto leggermente la durata delle tre finali della domenica per rendere più intense e incalzanti e per dare fiato ai piloti che solitamente nell’apertura di stagione non sono preparati fisicamente al 100%. Rimane invece invariata la sfida Uno contro Uno, che è sempre molto apprezzata dal pubblico».
Sulla temuta sabbia del Tazio Nuvolari si confrontano molti piloti di grido, ad iniziare da Max Nagl al debutto con la Honda ufficiale che se la dovrà vedere dal compagno di squadra Evgeny Bobryshev, con l’accoppiata Suzuki formata da Clement Desalle e Kevin Strijbos e con quello della Kawasaki Paulin Gautier, oltre che con un Davide Guarneri galvanizzato dal passaggio al team KTM Marchetti Racing. Attesi al debutto con le nuove moto anche Jeremy Van Horebeek (Kawasaki), Rui Goncalves (KTM), Jonathan Barragan (KTM), Sebastien Pourcel (Yamaha) e Xavier Boog (KTM), mentre a causa di un infortunio in allenamento è costretto a saltare l’appuntamento il neo acquisto Kawasaki Arnaud Tonus. Al via anche tanti giovani emergenti ai quali Pavesi dà l’opportunità di confrontarsi coi campioni della specialità.