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¾ di Marc Coma e ¼ di Francisco Lopez in 1/3 di Dakar. Nel cocktail di emozioni della 5° tappa un’imprendibile Coma è fermato da un nuovo problema. Vittoria di “Chaleco” Lopez, ritiro di Casteu, Despres sempre più solo in testa, ed il Rally perde “mordente”.
Antofagasta, 6 gennaio 2010.
Partenza del trasferimento alle 05:40, per essere alle 07:15 ad Inca del Ora, start di una delle speciali più lunghe della Dakar 2010. La PS è più tecnica e guidata nella prima parte, poi si distende in una lunghissima volata fino all’arrivo a meno di cento chilometri da Antofagasta, il più importante porto commerciale del Nord del Cile. Sulla falsariga della tappa del giorno prima, Marc Coma prende le misure con gli avversari nei primi chilometri, per poi alzare il ritmo fino ad un llivello che diventa “insopportabile” per la concorrenza. Il Campione in carica si scrolla di dosso l’antagonista di riferimento della sua travolgente carriera, Cyril Despres, e passa in testa al secondo CP, il rifornimeno del km 138. A metà di questo Gran Premio del deserto di Atacama, dopo tre ore di corsa, il vantaggio di Coma su Despres è di oltre un minuto, ed ai tre quarti della speciale, al CP3, il margine sale a sei minuti. Marc recupera ben tre posizioni, una per ogni ora di speciale, e torna al terzo posto nella generale provvisoria. Nuovo rifornimento a Oficina Chile e via per gli ultimi 150 km, un’altra arrampicata verso i tremila prima di scendere verso l’arrivo. Coma è un autentico rullo compressore… fino al km 376, fino a quando, cioè, è nuovamente fermato da un problema, questa volta alla ruota posteriore. In suo aiuto viene Luca Manca, che gli cede la propria ruota. La corsa perde di mordente, Despres passa in testa trascinandosi dietro l’asso locale Francisco Lopez ed il cileno, negli ultimi 50km, si scatena e va a vincere la prima tappa al 100% nel suo Paese. In quegli ultimi cento chilometri altri piloti subiscono le alterne fortune di questa Dakar: Luca Manca regala quasi un’ora e la quarta posizione nella generale, e David Casteu, splendido protagonista della prima parte di questa Dakar, cade al km 395, si frattura una gamba ed è costretto al ritiro. Vince Lopez nel giorno in cui il suo “portatore d’acqua”, Grard Farres, non è potuto partire per un problema al telaio di quella stessa bicilindrica che coglie il suo primo successo “dakariano”, e Fretigné è terzo alle spalle di Cyril Despres, sempre più leader di questa Dakar già decimata.
Non c’è pace, in questa Dakar. Alti e bassi che possono far scendere il morale sotto le scarpe. Episodi sfortunati che si sommano e “limano” progressivamente obiettivi legittimi, costruiti con molta attenzione per molto tempo. A ¾ della tappa di oggi Marc Coma aveva calato l’asso del Campione d’altri tempi, capace di sovvertire un risultato impossibile. Dopo esserne stato allontanato bruscamente nella terza tappa, Marc era tornato in due giorni sul podio, il posto migliore per lanciare l’assalto alla vetta della classifica. Poi gli eventi precipitano e si rimescolano in una raffica di colpi di scena. Il nuovo problema per Coma, questa volta alla ruota posteriore, il ritiro dello sfortunato Casteu, il terzo posto provvisorio che passa a Luca Manca. Poi, ancora, uno di quei gesti che hanno scolpito la leggenda della Dakar: Manca si ferma, butta al vento la sua tappa e probabilmente un risultato di prestigio nel Rally, ed offre aiuto e la sua ruota posteriore a Marc.
Francisco Lopez: “E’ stata una speciale molto dura e lunga, velocissima nella prima parte e successivamente sconnessa. Dopo 130 chilometri ho raggiunto Casteu, l’ho superato e gli sono andato via. Quindi ho puntato a raggiungere Coma e Despres e quando ho visto lo spagnolo fermo per un problema con la mousse ho attaccato ancora di più fino a vedere Despres nel mirino. Vincere qui nel mio paese è una cosa fantastica, farlo con l’Aprilia al debutto ancora di più.”
Marc Coma: “Non so cosa devo avere fatto per meritare tutto questo. Tre tappe e tre problemi, tre ritardi che sommati creano una situazione difficilissima. Tutto è andato bene, benissimo, per tre quarti della speciale. Poi gli eventi sono precipitati. Per fortuna ho trovato un amico in Luca Manca, che si è fermato e non ha esitato ad offrirmi la sua ruota posteriore perché io potessi continuare senza perdere troppo tempo. A sua volta Luca ha dovuto aspettare l’arrivo di Henk Knuiman che ha restituito il favore che l’italiano ha fatto a me. Non ci sono molte soluzioni certe davanti a noi, adesso, ma bisogna cercare di essere il più possibile positivi”.
Dakar Argentina-Cile
Un Paese che si estende per quasi 40° di latitudine e la cui larghezza media è di soltanto 200 chilometri può essere corso più in lungo che in largo. Ed in… altezza, tra le alture vertiginose delle Ande con le sue terrazze magnifiche e le depressioni desertiche arroventate ad un passo dall’Oceano Pacifico. Domani i concorrenti raggiungono Iquique, la mèta più a Nord di questa Dakar 2010. Ancora una tappa, 670 chilometri, ed un speciale, 483, molto lunghe. Le piste sono da molto scorrevoli a velocissime, con lunghi tratti di terreno accidentato e di fuoripista.
Piero Batini
5a tappa: Copiapo-Antofagasta, 6 gennaio 2010.
90 kmTR + 483 kmPS + 97 kmTR: 670 kmTOT
Risultati.
Speciale: 1° #9 Francisco Lopez (CHI) Aprilia; 2° #2 Cyril Despres (FRA) KTM690Rally; 3° #12 David Fretigné (FRA) Yamaha; 4° #4 Ruben Faria (POR) KTM; 5° #4 Pal Anders Ullevalseter (NOR) KTM; 19° #1 Marc Coma (ES) KTM690Rally 1ForAll; .
Generale: 1° #2 Cyril Despres (FRA) KTM690Rally; #9 Francisco Lopez (CHI) Aprilia; 3° #5 Helder Rodrigues (POR) Yamaha; 4° #14 Alain Duclos (FRA) KTM; 5° #4 Pal Anders Ullevalseter (NOR) KTM; 7° #1 Marc Coma (ES) KTM690Rally 1ForAll