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Lo sportivo dell’anno di Moto.it è Lorenzo Dalla Porta. Il neo-iridato della Moto3 è stato ospite della nostra redazione ed è stato intervistato, oltre che da Nico Cereghini e da Moreno Pisto, anche da giovanissimi piloti di Scuola Motociclismo, promesse del nostro sport.
Con Lorenzo si è parlato della sua stagione e dei progetti futuri, a partire dalla costanza di risultati che lo ha portato a vincere il titolo. “E’ stata una stagione incredibile - ha detto -, con tantissimi podi, e tante volte proprio quando credevo di vincere mi hanno fregato sul rettilineo. Questo però ha premiato. L’anno prossimo faremo la Moto2 e sarà una prima stagione di apprendistato, ma sarà anche importante fare dei bei risultati”.
Ci ha parlato poi della sua prima vittoria: “Un’emozione incredibile perché venivo da un periodo particolare in cui non riuscivo a fare risultati e mi serviva una svolta. Il momento in cui ho vinto quindi è stata un’esplosione di emozioni, quasi come quest’anno quando a Phillip Island ho vinto il titolo”.
Nel rispondere ai giovani piloti ha anche spiegato il perché del 48 sulla carena: “Io sono sempre stato molto legato a mia nonna e ho deciso di omaggiarla così, con il 48, che è il numero dell’anno in cui è nata. Ora lo dovrò abbandonare, perché il 48 in Moto 2 è stato ritirato, e quindi ho deciso di usare il 19, che comunque è qualcosa di legato a lei”.
A chi ti ispiri? “Mi sono sempre ispirato a Valentino Rossi - ha risposto - perché sono cresciuto nell’epoca in cui lui era l’idolo indiscusso ed è sempre stato importante per me. Se devo dire un pilota di adesso direi Márquez, perché sta facendo cose che nessuno ha mai fatto e sembra uno step avanti. Mi piace cercare di capire come fa a fare certe cose e provarci”.
Parlando di obiettivi in Moto2, il 2020 è dedicato a imparare il prima possibile e punta al titolo Rookie dell’anno. “Due saranno gli avversari che conosco, Canet e Ramirez, ma sono molto fiducioso”.