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Marc Coma ha vinto la “Sfida del Deserto”. L’Abu Dhabi Desert Challenge del ventennale incide per la quarta volta sul suo albo d’oro il nome del Campione catalano, che sigilla con un poker, dopo i successi personali del 2006, 2007 e 2009, la prima prova del Campionato del Mondo Cross Country Rally 2010.
L’ultima speciale del Desert Challenge è andata a Francisco Lopez, il cileno vittima di un problema elettrico nel corso della terza tappa, che ha preceduto il Vincitore del Rally sul traguardo di Abu Dhabi, al termine di una prova veloce ed insidiosa di ben 306 chilometri. Poco oltre metà tappa una caduta toglie di corsa Sean Gaugain, il sudafricano vincitore di due tappe, costretto al ritiro con un femore fratturato. Al secondo posto della generale sale così l’ottimo James West, che ha condotto una gara molto regolare, e dalla sfortuna di Gaugain trae vantaggio anche David Casteu, che sale sul terzo gradino del podio e vince la categoria fino a 450cc.
La quarta vittoria di Marc Coma al Desert Challenge è stata una gara-capolavoro, condotta sin dall’inizio con perfetto senso tattico prima ancora che “in regime” di supremazia tecnica e di guida. L’Abu Dhabi Desert Challenge è infatti un Rally molto impegnativo, a causa principalmente delle condizioni atmosferiche, ed insidioso quanto basta a renderlo particolarmente incerto e “sensibile” ai colpi di scena. Marc Coma ha imposto la sua legge nella prima tappa, vinta con un congruo vantaggio, ed ha amministrato giorno dopo giorno il “bottino” accumulato, evitando accuratamente di cadere nelle trappole che hanno tolto di scena i suoi principali avversari o che ne hanno ridimensionato drasticamente le ambizioni. La prova finale dell’estrema efficienza della “macchina” 1ForAll Motorsport è nel gap considerevole, oltre dieci minuti, che separa il vincitore Marc Coma dal suo primo inseguitore.
Marc Coma, Pilota Ufficiale KTM 1 Forall Motorsport: «La cosa bella è che tutto ha funzionato alla perfezione. Non abbiamo commesso alcun errore, e la moto è stata perfetta. In un Rally così corto è un fattore molto importante, perché non c’è spazio o tempo per recuparare ad un errore o ad un problema di qualsiasi genere. Si pensa, generalmente, che l’ultima tappa sia facile, ma non è stato così ad Abu Dhabi. La speciale era molto veloce, con molta pista battuta da percorrere “a fondo”, ma la tempesta dei giorni scorsi aveva portato sulla pista molte “lingue di sabbia”, pericolosissime. Deve essere su una di queste che è volato e si è fatto male Sean Gaugain, pilota velocissimo ma sfortunato.
Adesso, dopo venti giorni, torno a casa e mi riposo un poco. Poco, però, perché riprenderemo prestissimo con i test di sviluppo della nuova KTM 450 da Rally. Credo che in Tunisia correremo ancora con la 690 Rally, che è ora molto a punto, ma aspettiamo prima l’esito delle prove. A tutti grazie, ed a presto!».
Piero Batini