Michelin. Come nascono gli pneumatici da corsa

Michelin. Come nascono gli pneumatici da corsa
Abbiamo visitato la storica fabbrica di Clermont Ferrand dove nascono gli pneumatici racing del costruttore francese. Pascal Couasnon, direttore delle competizioni Michelin, ci parla delle corse. MotoGP compresa…
11 settembre 2012

Clermont Ferrand. Dove nascono gli pneumatici da corsa Michelin


A Clermont Ferrand si trova un polo produttivo storico per la Casa francese. Qui infatti vengono realizzati quasi tutti i pneumatici da corsa per le moto e per le auto (l'altro sito è in Spagna). La struttura è operativa da oltre 80 anni e dà lavoro a 3.000 persone, di queste ben 50 si occupano quotidianamente di ricerca e di sviluppo. L’impianto di Cataroux è stato bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruito nel 1946. Sino a oggi ha impiegato oltre 30.000 addetti; è facile quindi comprendere quale importanza ricopra nel tessuto sociale ed economico della regione.
L’impianto di Cataroux copre 50 ettari
L’impianto di Cataroux copre 50 ettari
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Copre un’area di 50 ettari. Qui vengono prodotti ben 450.000 pneumatici ogni anno, compresi quelli destinati alle auto supersportive. Il processo di lavorazione, come vedremo più avanti, richiede un’alta specializzazione da parte degli operatori. Questi ricevono la formazione presso la scuola di Clermont Ferrand, dalla quale passano oltre 3.000 “studenti” ogni anno.

Pascal Couasnon e le corse. Rivedremo Michelin nella MotoGP?


Pascal Couasnon è in Michelin da 25 anni. In passato si è occupato di marketing in Europa, Asia e America. Ma si è sempre interessato anche allo sport e oggi ricopre un ruolo prestigioso: è direttore di Michelin Motorsport.

Che importanza hanno le corse per voi?
«Le competizioni sono essenziali. Basti pensare che nel mondo oltre 6.000 persone se ne occupano in Michelin. Solo qui a Clermont abbiamo 50 ricercatori impegnati nelle corse, corse da qui attingiamo informazioni necessarie allo sviluppo anche degli pneumatici di normale produzione. Gli studi su vari aspetti come grip, handling e durata in gara sono fondamentali».

Ci interessano le gare dove c’è vera competizione e concorrenza tra i vari team. Per questo seguiamo i campionati destinati alle moto derivate dalla serie


Quali campionati seguite con maggiore interesse?
«Ci interessano le gare dove c’è vera competizione e concorrenza tra i vari team. Per questo seguiamo con interesse i campionati nazionali destinati alle moto derivate dalla serie. In special modo è per noi davvero importante il Mondiale Endurance, che fornisce riscontri formidabili per la produzione di gomme sportive».

Cosa pensate della MotoGP e del monogomma?
«Come dicevo, per noi è essenziale la sfida con gli altri costruttori. E, per sviluppare la gomme, è necessario che ci siano regole certe, chiare e durature che permettano alle aziende di seguire una strategia di lungo periodo che consenta di sviluppare il prodotto e fare progressi reali sul fronte del grip e della durata. Oggi questo lo consente solo il Mondiale Endurance, in cui crediamo moltissimo».

Pascal Couasnon
Pascal Couasnon
I vari strati vengono tagliati e posizionati per creare la struttura radiale
I vari strati vengono tagliati e posizionati per creare la struttura radiale

Dopodiché questo viene fatto riposare circa mezz’ora prima di essere vulcanizzato. La struttura radiale (brevettata da Michelin) è molto più complessa di quanto una sezione dello pneumatico lasci intravedere. I vari strati sono infatti posti in modo tale da garantire sia la flessibilità che la rigidezza necessarie. Per questo gli strati stessi contengono trame in acciaio, ma anche in tessuto, combinate tra di loro su un macchinario rotante secondo un ordine ben preciso e variabile a seconda del tipo di pneumatico da realizzare.
Il processo di vulcanizzazione dà infine al prodotto il disegno di battistrada voluto (con impressi tutti i caratteri testuali che lo descrivono) e rende solidali tra loro i vari strati della carcassa che diventano un tutt’uno col battistrada.