E' morto Mika Ahola. Lo ricordiamo così

E' morto Mika Ahola. Lo ricordiamo così
Il campione del mondo finlandese è scomparso in seguito all'aggravarsi delle conseguenze dell'incidente in moto di tre settimane fa. Chi era. Il ricordo di Sandro Tramelli, Gio Sala, Fabio Farioli e Michele Berera
16 gennaio 2012

Ciao Mika

Solo pochi giorni fa parlavamo del suo improvviso ritiro dalle corse. Oggi siamo invece a darvi la triste notizia della scomparsa di Mika. E' difficile trovare le parole in un momento del genere: il campione finlandese era un pilota fenomenale, ma soprattutto una persona pulita e solare che negli anni ha dato tanto all'enduro e agli appassionati di questo sport. Mika Ahola è stato stroncato a 37 anni da un improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute. La notte del 15 gennaio è stato ricoverato presso l'Ospedale di Barcellona, il decesso è dovuto alle conseguenze di un'infezione e di lesioni agli organi interni, determinate da un incidente in moto in allenamento occorso tre settimane fa. 
Ci uniamo al cordoglio dei suoi familiari e dei tanti colleghi e amici che hanno lavorato con lui e hanno imparato ad apprezzarne le grandi doti umane.



Il ricordo di Ahola nelle parole dei protagonisti del Mondiale di Enduro

Alessandro Tramelli (responsabile con Franco Mayr del Team Honda HM Zanardo - Jolly Racing in cui ha corso Mika Ahola negli ultimi anni): "Parlo anche a nome di Franco Mayr che ora si trova negli Stati Uniti. Non riusciamo ancora a credere a quanto è successo. Scoprire ieri che Mika non era più tra noi ci ha tolto il fiato. Era diventato uno di famiglia, una persona a cui volevamo molto bene. In tanti anni al suo fianco avevamo apprezzato le sue qualità, a partire dalla trasparenza e dalla correttezza. Un ragazzo eccezionale. Oggi rimane il ricordo di questi anni meravigliosi vissuti insieme, in cui abbiamo dato e ricevuto tanto. Il vuoto che lascia è incolmabile, il nostro pensiero va ora a Marika. Siamo commossi dalla vicinanza che gli appassionati stanno manifestando a Mika. Vuol dire che in tanti hanno apprezzato le sue qualità, umane oltre che sportive".

Michele Berera (Team Honda HM Zanardo):
"Mika è stato un pilota fantastico. Ma, a prescindere dalle corse, è stato incredibile quello che ha saputo creare all'interno della squadra. Ci ha trascinati nella vittoria di questi cinque titoli mondiali ed è stato capace di coinvolgere Honda Europa nell'enduro. E' davvero grazie a lui se siamo diventati così grandi: si poneva sempre nuove sfide e le voleva vincere. Si voleva confrontare solo coi più forti. Una grande persona, un grande trascinatore, che lascia un vuoto in tutti noi che lo abbiamo avuto in squadra in questi anni".

Fabio Farioli (Team manager del Team KTM Farioli): "Quando una persona manca all'affetto dei suoi cari, si fa presto a dire che era il migliore, il più buono di tutti. Ma Mika era davvero speciale, si era guadagnato il rispetto e la stima di tutti noi, suoi avversari. Era un grande campione, sicuramente uno dei più forti dei nostri tempi. Da quando aveva trovato il feeling giusto con la squadra, era diventato quasi imbattibile. Si faceva voler bene da tutti, sempre sorridente e disponibile. Ma anche temuto non appena scattava la gara. Sono davvero addolorato per questa perdita: Mika ci ha fatto perdere tanti mondiali (Fabio Farioli è responsabile di una squadra avversaria. Nda), ma lo stimavamo moltissimo".

Gio Sala (sei volte campione del mondo di enduro): "Mika era una gran persona, il più "mediterraneo" tra i piloti finlandesi. Era sempre garbato e gentile, anche quando le cose in gara giravano male. Un esempio di correttezza per tutti noi. Ho conosciuto bene Ahola perché era della vecchia guardia, con lui ho corso tanti anni. Era un amico e una persona squisita. Vi racconto un aneddoto. Nel '99 me lo trovai a fianco alla partenza della finale di motocross della Sei Giorni. Allo scendere del cancelletto, modulò male la frizione e si ribaltò. E io vinsi. Ricordo le risate nel dopo gara, quanto lo presi in giro. Avevamo un bel rapporto di amicizia. In questo triste momento il mio pensiero va anche a Marika, sua moglie. Con Mika formavano davvero una coppia speciale".


Chi è Ahola. La sua storia

Mika Ahola ha 37 anni e all'attivo ben 5 titoli mondiali di enduro, conquistati in tutte le classi. La sua è una storia particolare, che l'ha visto protagonista del mondiale quando era avanti negli anni: Mika ha conquistato i risultati più prestigiosi dopo i 30 anni di età, quando di solito un pilota "normale" inizia la sua parabola discendente.
 Nel 1991 Ahola ottiene il suo primo titolo nazionale finlandese nella categoria Junior, ma è dal 1993 che sbarca sulla scena internazionale in sella alla Husqvarna, con cui conquista due titoli nazionali finlandesi. Nel 1996 vince la prestigiosa Sei Giorni con il team finlandese.
Nel 1997 inizia la sua avventura nel nostro Paese, corre infatti con la TM ed è vice campione del mondo. Nel 1998 e 1999 la nazionale finlandese è ancora leader nella Sei Giorni di Enduro e tra le sue fila non manca il giovane Mika. Dal 1998 Ahola è sempre più italiano, si trasferisce infatti a vivere nel piacentino accompagnato dalla fidanzata.
Nel 2001 passa alla VOR, nel 2004 è la volta di Husqvarna. In questi anni Mika è sempre tra i primi, ma la vera svolta avviene nel 2006, quando il pilota finlandese approda nel team Honda HM. E da qui parte la leggenda di uno dei più forti piloti nella storia dell'enduro moderno.
Dal 2007 al 2011, in sella alla moto italo-giapponese gestita dal team di Franco Mayr, Mika conquista cinque titoli mondiali nelle tre classi.

Palmares - Mondiale Enduro

Argento Mondiale 125 2T 1997
Bronzo Mondiale 250 2T 1999
Argento Mondiale 250 2T 2000
Argento Mondiale 500 2T 2001
Argento Mondiale 500 2T 2002
Argento Mondiale E2 2006
Oro Mondiale E2 2007
Oro Mondiale E1 2008
Oro Mondiale E1 2009
Oro Mondiale E2 2010
Oro Mondiale E3 2011
 

Foto: HM Press
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