Minicross intelligente

FMI, KTM e UFO Plast propongono un nuovo approccio dei giovani al minicross che non sacrifichi i valori sportivi e l'istruzione scolastica
25 novembre 2008


Il progetto Maglia Azzurra Junior MX 2009
Chi frequenta i campi di motocross negli ultimi anni ha visto dilagare la tensione agonistica e la violenza verbale (e non solo) là dove lo sport dovrebbe rappresentare una importante scuola di vita oltre che di socializzazione.
Stiamo parlando dell'attività di base, nella fattispecie del minicross.
I fatti di cronaca hanno spinto a una profonda riflessione chi ha davvero a cuore il futuro di questa disciplina sportiva e dei tanti giovanissimi che in Italia praticano il minicross.

Nessuno è costretto a vincere
I piloti in erba non hanno colpa alcuna. Ad inasprire gli animi sono stati i tanti papà (vorremmo parlare di una minoranza, ma così non è) che assistono i loro campioncini a bordo pista.
Per molti di loro non è il divertimento dei piccoli il primo pensiero, quanto il responso del cronometro e la carica agonistica che sanno mostrare nello scontro diretto con l'avversario.
Si tratta evidentemente di un modo sbagliato di intendere lo sport, a maggior ragione se praticato da ragazzini in giovane età, che ha dato luogo a fatti incresciosi (clicca qui per leggere l'intervento della FMI ai danni di un genitore violento).

Scendono in campo FMI, KTM e UFO Plast
La Federmoto ha presentato un progetto ambizioso che, con la partnership di Ufo Plast e KTM, intende far crescere le giovani speranze del cross azzurro senza mai mettere in secondo piano principi che vanno al di là dei risultati sportivi. Vale a dire istruzione scolastica e giusto approccio all'attività agonistica.
Nasce così Maglia Azzurra junior di Motocross 2009, un progetto che vede schierati alcuni tra i principali attori del motocross italiano. Pensiamo a KTM che fornirà le moto ai giovani piloti, e a UFO Corse che metterà a disposizione dei ragazzi la struttura reduce da tante vittorie nel Mondiale di Enduro.

Chiediamo a Vito Consoloni, presidente di UFO Plast, il perché di una scelta così coraggiosa.
Vito Consoloni: "Nel Mondiale di Enduro abbiamo vinto tanto, basti pensare all'ultimo titolo conquistato con Jonny Aubert. Ora ci buttiamo in una scommessa nuova, difficile, ma in cui credo molto. Il futuro sono i giovani e vogliamo trasmettere loro la passione per lo sport. Vissuta però come diciamo noi".
Si riferisce al Regolamento che genitori e ragazzi devono sottoscrivere per partecipare a Maglia Azzurra?
Vito Consoloni: "Certamente. Non vogliamo costruire dei campioni costretti a vincere, ma formare delle persone che maturino dal punto di vista umano. E che non abbandonino la scuola per lo sport".

Il patron di UFO crede fermamente nel progetto, prova ne sia che a seguire i ragazzi sul campo sarà Filippo Lamotte, storico Team Manager di Ufo Corse.
Uno che in fatto di piloti e di risultati la sa lunga: "Daremo il massimo supporto tecnico e gestionale al progetto Maglia Azzurra Junior Motocross, saremo sempre presenti con il nostro motorhome e i nostri meccanici, con la stessa struttura che ha appena vinto il mondiale di Enduro con Aubert".

Anche KTM, azienda europea leader nell'offroad, ha creduto nel progetto della FMI e darà un contributo sostanzioso alla causa.
Ce lo spiega Angelo Crippa, managing director di KTM Italia: "KTM c'è al 100% e assegnerà a ogni pilota due moto da gara con tutti i ricambi e una moto per gli allenamenti. Stiamo lavorando con FMI già da diverso tempo su quest'iniziativa".

Risultati sportivi e obblighi scolastici
La Federmoto a breve comunicherà i nomi dei giovani piloti che prenderanno parte al campionato europeo e italiano di minicross nelle classi 65 e 85.
I ragazzi che aderiranno a Maglia Azzurra Junior dovranno sottoscrivere il regolamento della FMI che li impegna in primo luogo a proseguire gli studi scolastici. Una conditio sine qua non del rapporto atleta-FMI.
Fabio Larceri, vice-presidente FMI e presidente del Settore Tecnico Federale, ha spiegato come questo progetto voglia formare delle persone che, divertendosi, sappiano maturare senza pressioni e senza tralasciare gli studi.

Il progetto per i giovanissimi è oggi ben avviato, e la speranza è che diventi un modello per i tanti campioncini - e i loro papà - impegnati nell'attività agonistica di base.

Andrea Perfetti

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