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Karlsborg, 26 Agosto. Il Mondiale Enduro torna in Nord Europa. È la volta dell’elegante Gran Premio di Svezia (e tra una settimana sarà la Finlandia), che piega l’estate, ma non riesce ad abbatterla nemmeno a queste latitudini. A Karlsborg, cittadina ordinata e gentile, 380 volontari si schierano a fianco del Moto Club e lungo i 50 chilometri del “giro”, che i Piloti percorrono tre volte, per due giorni. Super Test e Estrema “artificiali”, Cross Test ed Enduro Test “geografici”, quest’ultimo tracciato su una lunghissima galoppata tra i pini di Svezia.
La prima giornata di gara chiude le vacanze estive dell’Enduro, ma non propone novità di rilievo sul tappeto rosso del Mondiale. Antoine Meo, che ha interpretato al rallentatore il Super Test prologo del venerdì, vola sulle nove Speciali e precede Planet e Oldrati nella E1. Sua Maestà Juha Salminen impartisce lezione di mito e con cinque acuti le suona a Renet e Guerrero in E2, e Christophe Nambotin, anche lui a rilento nel prologo, scatena un nuovo episodio della sua furia contro gli incolpevoli Leok e Ljunggren e si stacca ulteriormente da Knight vittima di piccoli problemi alla moto. Largo ai giovani e agli italiani: Mathias Bellino vince la EJ, Jonathan Manzi è secondo, e Giacomo Redondi vince ancora a si aggiudica la Youth Cup con tre giornate di anticipo sulla fine del Mondiale.
Domenica solo di poco diversa, meteo più “stabile” e gara più “tesa”. Meo vince ancora la E1 davanti a un bravissimo Oldrati e Remes, e Pierre-Alexandre Renet si mette alle spalle Juha Salminen e lo scatenato Alex Salvini. La E3 è tutta nelle mani di Aigar Leok: l’estone della TM, in testa fino alla penultima speciale, cade e accende il semaforo verde per l’ennesimo successo di Christophe Nambotin. Mathias Bellino e Giacomo Redondi concedono il bis nella EJ e nella Youth Cup.
Primo giorno:
Secondo giorno