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Il Circus Trial è approdato lo scorso weekend in Europa, dopo una pausa di un mese dall’ultimo appuntamento corso in terra giapponese. La tappa di rientro nel contenente si è svolta a distanza di cinque anni in Germania nella già nota località di Gefrees nel land bavarese a nord di Norimberga, un percorso classico già teatro di numerose prove mondiali negli anni passati, praticamente fotocopia di quello del 2011 che tra l’altro mi vide vincitore della prova di Campionato Europeo Over.
È stata sicuramente una gara molto tecnica, resa particolarmente difficile dal meteo piovoso e umido dei giorni precedenti e del sabato notte; orograficamente molto simile ai territori alpini, con asperità rocciose ben protette dalle numerosissime pinete e perciò rese verdi dal tipico muschio tanto odiato dai trialisti.
In particolare, il percorso di 12 Km con dodici zone suddiviso in due gruppi più l’ultima zona indoor nel paddock partenza; il primo gruppo fino a zona 5 raggiungibile a piedi, caratterizzato da lunghe salite di terra nera e roccie sporgenti giusto a bordo strada, mentre il restante gruppo dalla sei alla undici, localizzate nei pressi di alcune piccole cave sparse in mezzo alla pineta e costituite da passaggi molto tecnici con pietraie di granito dall’aderenza precaria. In pratica una gara con solo alcune zone veramente “alte” e più ostacoli bassi, viscidi dalla molteplice interpretazione, che hanno esaltato le qualità dei piloti inglesi.
Come detto questa gara ha vissuto la suspense del maltempo che avrebbe poi flagellato il sud-est della Germania proprio sul finire della domenica, fortunatamente però almeno qui a Gefrees la pioggia tranne l’acquazzone notturno del sabato ha solo, a brevi tratti fatto capolino sui cinquanta partenti delle quattro categorie in gara.
Ancora una volta, nella Trial GP, si è assistito alla ennesima doppietta del Campione del Mondo Toni Bou, anche se in realtà il binomio Adam Raga-TRS continua a rappresentare un costante pericolo vista l’esiguità dei punti che dividono i due campioni ad ogni giro di gara. È invece il terzo gradino del podio quest’anno a rappresentare terreno di conquista per i restanti magnifici cinque, infatti la difficoltà d’adattamento di Jeroni Fajardo alla nuova moto, lascia spazio al compagno di Team Dabill, al mai domo Fujinami, ad Albert Cabestany capace di alti e bassi clamorosi ed infine il giovanissimo Jaime Busto che naviga costantemente nei piani alti di questo torneo. Curiosamente la nutrita retroguardia che occupa le posizioni di rincalzo dalla ottava in poi si alterna senza soluzione di continuità, probabilmente in ragione della eterogeneità dei piloti che spaziano dall’esperto Grattarola al diciottenne esordiente Miguel Gelabert.
Decisamente più movimentata ed appassionante la categoria Trial 2 che vede una rosa di favoriti molto ampia tra i quali i nostri Filippo Locca e Luca Petrella, mentre svetta su tutti l’inglese Jack Price che qui a Gefrees firma una perentoria e limpida doppietta, scoprendo le sue carte per la conquista di questo ambito Trofeo.
Nella classe 125, si interrompe il dominio di Peace, questa volta sonoramente battuto dal tedesco Jarmo Robhran, già ottimo rivale del nostro Fioletti nel campionato 2015, mentre completa il podio l’altro tedesco Max Faude.
Presenti nella categoria internazionale tre coraggiose e bravissime ragazze, su tutte con margine la campionessa d’Europa Teresa Bauml su Beta dell’italianissimo Top Trial Team.
Combattuta sino all’ultimo la categoria TRIAL GP, tre soli punti dividono Cabestany terzo dal vincitore Bou mentre Raga si piazzava giusto in mezzo ai due, peccato per il pilota SHERCO che ha per un momento assaporato la vittoria quando al termine del secondo giro si è portato in testa con un margine di sette penalità, poi un cinque pesante alla fattibilissima zona 4 ha consegnato la vittoria al cannibale Bou.
Come detto molto animata la lotta per le posizioni di rincalzo con un avvicendamento mai scontato tra i restanti magnifici sette ed in questo caso Fujigas, si metteva dietro nell’ordine Fajardo, Busto e Dabill.
Altrettanto interessante la lotta per la top ten che sembra variare molto in funzione del grado di coraggio richiesto in zona e dalla tecnicità delle stesse, infatti quando a prevalere è il secondo emergono l’esperienza e la competenza di piloti più esperti, mentre i giovani trovano più spazio dove c’è da osare, come peraltro è accaduto qui in Germania. Da segnalare in questa logica la débâcle del Campione Italiano Matteo Grattarola, mai entrato veramente in gara ed oggi quindi solo quindicesimo.
La categoria TRIAL 2 come anticipato, ha trovato in Price il protagonista fin dalle prime battute di gara, con una guida molto lineare senza sbavature ha saputo gestire il suo vantaggio sul nostro Luca Petrella autore oggi di un’ottima prestazione con un costante miglioramento nei tre parziali, chiude il podio il favorito spagnolo Arnau Farre, che seppure dotato di una guida molto bella e pulita, è spesso vittima di errori incomprensibili. Da segnalare l’ottimo quinto posto che poteva essere quarto se il timbratore della zona sette non avesse sbagliato, del nostro Filippo Locca che è anche autore di una bellissima rimonta con un ultimo giro da podio. Gara purtroppo in salita per il terzo italiano in gara, Pietro Petrangeli ha infatti sofferto problemi alla frizione che lo hanno fortemente condizionato durante tutta la gara.
La seconda giornata partiva con l’incognita del terreno, infatti dopo la copiosa pioggia della notte molti si aspettavano un netto peggioramento. In effetti nonostante le modifiche per rendere più semplici le zone 5 e 6, i punteggi salivano vertiginosamente per tutti, tranne per uno, il solito Toni Bou che rifilando 17 punti a Raga e ben 34 al terzo il pur ottimo Dabill, dimostrava una volta di più il suo predominio. Quarto ad un soffio dal podio Busto, che con questo risultato si avvicina sempre più al terzo posto di campionato a soli 18 anni.
Da segnalare la débâcle di Cabestany che incontra una delle sue proverbiali giornate no e precipita ad un inglorioso undicesimo posto, mentre non cambia il ragionamento fatto per il primo giorno che vede le giovani leve sopravanzare gli esperti e purtroppo fa le spese di questa regola il nostro Matteo Grattarola che seppure in miglioramento termina solo tredicesimo.
Nella categoria TRIAL 2 il terreno più umido metteva letteralmente le ali agli inglesi, in particolare a Price che con 33 penalità compiva la sua doppietta, distanziando nettamente i connazionali Peace e Roberts del nostro Top Trial Team. A seguire un terzetto di francesi ed a chiudere la top ten al settimo e nono posto rispettivamente Locca e Petrella, quest’ultimo meno brillante del solito con invece Filippo al solito in clamoroso recupero nel terzo giro. Fuori dai quindici Petrangeli che risolti i problemi meccanici ha incontrato una giornata no che gli farà dimenticare presto questa trasferta.
Toni Bou: «Sono estremamente soddisfatto della mia prestazione poiché ancora una volta è arrivata in un momento dove non sono ancora al 100% a causa dell’infortunio alla spalla di inizio stagione. È stata comunque una bella vittoria molto utile per il campionato».
Adam Raga: «Sono molto soddisfatto perché con il nostro Team stiamo lottando ad armi pari con il colosso Honda ed il fatto di essere sempre lì a contatto con Toni mi motiva molto per il proseguo del campionato».
Matteo Grattarola. «Sono molto dispiaciuto per il risultato del GP, non sono entrato in gara come avrei voluto e l’unica nota positiva è che ho mantenuto l’ottava posizione di campionato».