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E’ partito in Catalunya, per la verità senza grandi sorprese, il Campionato Mondiale Trial 2016; teatro di questa ennesima sfida al trono dell’immenso Toni Bou, il terreno amico di Cal Rosal, nell’entroterra barcellonese. Una "due giorni" caratterizzata indubbiamente dalle commemorazioni rivolte all’indimenticato “El Martino” Lampkin, al quale abbiamo recentemente dedicato una monografia. E’ partito così il torneo 2016, con un velo di tristezza e con il punto interrogativo sulle condizioni fisiche del cannibale Bou, vittima quindici giorni fa di una brutta caduta in allenamento, con conseguente lesione al tendine del bicipite che ne ha posto in dubbio la sua partecipazione, così come era già avvenuto con la rinuncia al Mondiale X-Trial per Nazioni della scorsa settimana.
Su un percorso altamente spettacolare - già teatro di numerose prove di campionato spagnolo, disegnato su 12 zone, da ripetersi tre volte, alcune delle quali tracciate artificialmente in centro città - si è quindi dato il via alla temporada 2016.
E’ saltato immediatamente all’occhio come il terreno molto asciutto avrebbe reso estremamente facili le sezioni, aprendo così la possibilità anche agli outsider di poter scalare la classifica. In effetti, la classifica del sabato ha visto il più anziano dei fantastici quattro, Albert Cabestany, su Sherco, con venti penalità; secondo ad un solo punto uno stoico Tony Bou (Honda Repsol) che, visibilmente dolorante, ha guadagnato un podio importantissimo per il campionato. Terzo “l’eterno secondo” Adam Raga su TRS. Come detto, una classifica molto corta ha visto il giovanissimo Jaime Busto (Honda Repsol) classificarsi al quarto posto, precedendo Jeroni Fajardo su Vertigo, Jorge Casales su Beta e finalmente Fujinami su Honda Repsol, primo dei non spagnoli. Importante segnalare come nei primi quindici vi siano ben nove piloti iberici, segno inequivocabile che questa disciplina parla sempre più spagnolo.
Nel secondo giorno di gara, con quattro zone rese più difficili, nonostante una notte insonne per il dolore al braccio abbiamo assistito al miracolo di Toni Bou, che a cavallo della sua Honda Repsol ufficiale ha letteralmente polverizzato la concorrenza stabilendo, con dieci penalità, la sua supremazia su Adam Raga su TRS, che di punti ne ha collezionati ben 24. Terzo a sorpresa un ispirato James Dabill, su Vertigo, che ha dedicato questo personale successo al connazionale Martin Lampkin; ancora quarto e sempre più solido, Jaime Busto su Honda Repsol, seguito dall’eterno compagno di squadra Fujinami, mentre è scivolato al settimo posto Cabestany su Sherco, non particolarmente in palla nella seconda giornata. Da segnalare nuovamente nove spagnoli nei primi quindici classificati, praticamente una succursale del campionato spagnolo!
Molto combattuta ed interessante la categoria Trial 2, dedicata ai giovani dai sedici anni in giù; come lo scorso anno pare essere caratterizzata dall’assenza di un vero e proprio dominatore, anche se Ewan Roberts, sulla Beta del Top Trial Team, e Arnau Farrè su Gas Gas, sembrano essere i favoriti in ragione delle vittorie conquistate rispettivamente la domenica ed il sabato. Da sottolineare come oltre i sopracitati ci siano anche due fortissimi italiani, Luca Petrella su TRS e Filippo Locca su Beta che, inquadrati nel progetto di formazione Team Trial Junior FMI, si sono ottimamente comportati rispettivamente con un 4°e 5° posto ed un 2° e 11° posto, che li posizionano rispettivamente al quarto e quinto della generale.
Anche in questo caso la classifica molto corta ha risentito della estrema facilità delle zone, mettendo in risalto nelle due giornate protagonisti differenti, come lo spagnolo Marcelli ed il francese Sauvage, entrambi esordienti.
Nella classe Trial125 abbiamo assistito al dominio dell’inglese Jack Peace su Gas Gas, che in entrambe la giornate ha regolato gli otto partecipanti a questa interessante categoria che, lo ricordiamo, apre quest’anno ai quattordicenni.
Gli Italiani in gara
Oltre ai già citati Locca e Petrella, va segnalata la cospicua presenza di connazionali a questa prova, nell’ordine: Matteo Grattarola e Gianluca Tournour del Team Spea Gas Gas, impegnati nella categoria maggiore Trial GP, rispettivamente 10°/11° e 22°/21°. Pietro Petrangeli su Beta 3D, 16°e 19°, Andrea Riva su Beta Miton, 23° e 21°, Pietro Fioletti su Beta 3D, 15° e 12° nelle due giornate.
Curiosità
Appuntamento a tutti per la seconda prova, in programma il 23-24 aprile in Giappone, nel circuito di Motegi.