Alvaro Bautista: “Adesso ho l’esperienza che mi è mancata nel 2019”

Alvaro Bautista: “Adesso ho l’esperienza che mi è mancata nel 2019”
La 61esima puntata di #atuttogas, online da domenica 3 aprile, è dedicata al mondiale SBK, che inizierà il 10 aprile sulla pista di Aragon, con una tappa italiana a Misano il 12 giugno. Il pilota della Ducati ci presenta il campionato, fornendo tanti spunti interessanti
1 aprile 2022

Una volta, il mondiale SBK apriva la stagione dei motori, mentre adesso è l’ultimo a prendere il via. Negli ultimi anni anche il livello del campionato per moto derivate dalla serie si è alzato moltissimo con almeno tre Case e quattro piloti che possono puntare al mondiale 2022: ne parliamo con Alvaro Bautista. Prima, però, puntiamo l’obiettivo sulla MotoGP e sulla pista di Termas de Rio Hondo, che Alvaro conosce molto bene: nel 2017 ha fatto quarto con la Ducati.

“E’ una bella pista, con una parte molto veloce, con curvoni da gestire con il gas dove la gomma posteriore scivola parecchio, con un lungo rettilineo e una staccata violenta dove c’è la possibilità di superare. Credo sia un circuito adatto alla Ducati”.

Per quanto riguarda la SBK, Bautista è convinto che non abbia nulla da invidiare alla MotoGP: “E’ un campionato molto bello, molto interessante, con moto molto simili a quelle che puoi comprare per andare in giro per strada: chi acquista una Ducati dal concessionario, ha la mia stessa moto che uso in pista. Poi ci sono tre gare: difficili da gestire, non tanto fisicamente, quanto psicologicamente. Dopo gara1 non ti puoi rilassare, devi mantenere la concentrazione perché domenica ci sono altre due gare: devi controllare bene lo stress mentale”.

Dopo un anno fenomenale in Ducati (nel 2019), Bautista ha fatto due stagioni in Honda, per poi tornare nel 2022 alla Rossa di Borgo Panigale: Alvaro ci spiega i motivi di questa scelta. “Ho un ottimo rapporto con la squadra Aruba: a inizio 2021 mi hanno chiesto se ero ancora interessato alla Ducati. Con la Honda non ho trovato quello che mi aspettavo, le sensazioni non erano così buone, mentre con la Ducati mi sono sempre trovato a mio agio. Ecco, quando c’è stata la possibilità di tornare alla Ducati non ci ho pensato un attimo. Tornare su questa moto è stata una sensazione bellissima, tutto mi viene naturale, non devo pensare a quello che devo fare”.

Ovviamente si parla del 2019, di un campionato prima dominato e poi incredibilmente perso: “Nessuno si aspettava un inizio di stagione così, come nessuno si aspettava un finale di stagione tanto complicato. Io credo sia stata una mancanza di esperienza, non conoscevo il campionato, le gomme, le piste. Anche la squadra era al primo anno con V4, a volte abbiamo sbagliato a sistemare la moto. Adesso conosco meglio tutto, la squadra ha più la situazione sotto controllo, la V4 adesso è più semplice. Il campionato l’ho perso io, più che averlo vinto Rea, perché il mio vantaggio era grande”.

Bautista non si sbilancia in pronostici per il 2022, ma l’obiettivo è chiaro: “Ho lavorato molto su di me, anche mentalmente, ho fatto un allenamento più completo: l’obiettivo è divertirmi con la moto, sfruttarne il potenziale, che è molto alto, imparare dagli errori commessi in questi anni. Abbiamo una buona velocità: è chiaro che con il pacchetto che abbiamo si può lottare per vincere”.

Alvaro parla naturalmente anche degli avversari: “Yamaha ha fatto un passo in avanti, Kawasaki è sempre lì e Rea vuole tornare a essere il numero uno. Il mio compagno di squadra, Rinaldi, è molto giovane e ha tanta fame di vittoria”.

Con Bautista si parla anche di Marc Marquez e di tanto altro.

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