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Il sogno di tornare a correre all’Isola d’Elba si è finalmente realizzato. Questo piccolo paradiso naturale, ad un’ora di traghetto dalla costa toscana, è stato in passato teatro di epocali eventi motoristici. Il Rally dell’Elba automobilistico godeva, trentanni fa, della stessa notorietà internazionale di un Montecarlo od un Mille Laghi. Per l’Enduro la Six Days dell’81 rimane senza ombra di dubbio la gara più bella organizzata in Italia. Chi ha avuto moto di vivere quei giorni ne ha tuttora un ricordo indelebile. Poi, parecchi anni dopo, è stata la volta dei Rally in moto grazie all’intraprendenza di Riccardo Taroni . Nel 1993 vi concluse il Transitalia Marathon e nel 94- 95 vi organizzò due fantastiche edizioni dell’Elba 500 con la partecipazione anche di numerosi e qualificati piloti stranieri. Proprio a queste gare ci fu il primo approccio del grande Fabrizio Meoni alla specialità.
Artefice di questo ritorno è stato Stefano Frassini. Stefano è un gran bel personaggio: ottimo pilota di enduro e rally, un passato di musicista e cantante in giro per la penisola ed ora pizzaiolo in prima persona nel suo locale di Carpani. La sua grande passione lo ha portato qualche anno fa a costituire un nuovo Moto Club sulle ceneri dell’antico Elba Full Gas con il progetto di riportare un grande evento all’Elba. Così con caparbietà ed impegno l’obbiettivo è stato raggiunto. I ragazzi del “suo” MC Isola d’Elba con la collaborazione degli automobilisti di Rosso Rally Team e soprattutto una, finalmente, positiva sinergia con tutte le autorità hanno organizzato una manifestazione con i controfiocchi.
Il paddock sulla calata principale in mezzo ai traghetti offriva un colpo d’occhio formidabile altrettanto le location dei due parchi chiusi: quello della notte nella piazzetta alta, al centro della movida del sabato con musica dal vivo all’aperto, mentre all’arrivo sul molo del Porto Vecchio dove d’estate attraccano gli yacht più prestigiosi. Le O.P. collocate nella splendida cornice dell’ Airone Hotel con tanto di terme, parco ed isola faunistica davano l’impressione di essere ad una manifestazione a livello internazionale.
Il percorso di gara, poi, ha completamente soddisfatto i piloti coinvolgendoli completamente nello spettacolo di questa natura; dopo ogni curva si aprivano, infatti , paesaggi spettacolari di insenature, valli e boschi di macchia mediterranea. Un rally così carico di storia non poteva che essere vinto da un pilota altrettanto “storico”: Fabio Fasola. Fabio, classe 61, un grande passato nell’Enduro poi agli albori dei Rally pilota ufficiale di Gilera e KTM con alle spalle risultati prestigiosi. Tra l’altro proprio l’ultimo Elba 500 fu a suo appannaggio. Legatissimo da tanti anni all’isola qui, precursore, arrivo’ nei primi anni novanta con la sua scuola avvicinando decine di appassionati alla specialtà. Fasola in forma splendida e con una buona conoscenza del terreno di gara si è messo dietro i migliori specialisti nazionali: il campione italiano 2012 Mancini, quel fenomeno di Botturi, un ritrovato e velocissimo Ceci, un’altro senatore Chiesa, il reduce dall’infortunio al Merzouga Ciarpaglini , Pietribiasi sulla sua nuova Fantic, il pirotecnico Tronconi, Benetti e finalmente due giovani emergenti: Martellozzo e Fedeli.
L’isola è sempre stata anche terra di grandi piloti nomi come Leonardo Conti, Fabio Pierini, Stefano Turini Luca Brandi che a cinquant’anni gira per l’Europa alla ricerca delle estreme più toste e per finire con Stefano Danesi “Stecca” sempre velocissimo nell’Enduro e negli ultimi anni anche nei Rally. Nomi che hanno ben rappresentato l’Isola a livello regionale e nazionale. Il personaggio che in questi ultimi anni si è dato più da fare nel Motorally è sicuramente Claudio Mameli. Pilota, manager e meccanico del suo Team Slauto, coadiuvato dal fedelissimo Andrea Bellini oltre a partecipare in prima persona spinge e porta alle gare numerosi piloti facendoli correre con le sue Fantic. In questa occasione la sua vittoria nella 125 4t è stata nettissima nonostante gli over 50 ed una condizione sempre sacrificata al lavoro nella sua officina a Marina di Campo. Grande anche la soddisfazione di aver portato alla vittoria la sua nuova Fantic con l’iniezione elettronica. Sul piccolo 125 4t, Claudio ha montato un corpo farfallato con tanto di adeguato air-box, centralina ed un curioso sensore sulla ruota anteriore. Con l’innovativo tipo di alimentazione la Fantic ha funzionato perfettamente con un motore prontissimo alla risposta del gas e molto più lineare nell’erogazione. Alla fine quando sul podio è stato premiato, anche come miglior pilota elbano l’ovazione è stata generale.
Tre le ragazze in gara: la campionessa italiana in carica Serena Ghione, Paola Riverditi su una nuova Gas Gas 300 e la debuttante Valentina Spoletini. La vittoria è andata a Serena dopo una bellissima prestazione anche in assoluto: vicinissima al gruppo di merito. Positivo anche il debutto di Valentina. Dopo la Scuola Motorally è stata presa sotto l’ala di Old Farm Racing che da sempre promuove e collabora con il Comitato Motorally alla formazione delle giovani leve. Nonostante alcuni problemi alla moto, che l’hanno rallentata moltissimo, ha navigato bene ed ha concluso la gara con una grinta e caparbietà da pilota consumato. All’arrivo è stata festeggiata da tutta la famiglia ed un gruppo di amici, che l’avevano accompagnata da Fano, con tanto di striscione.
La classe 50, purtroppo, ha visto al via “solo” due giovanissimi: l’ormai esperto Leo Tonelli ed il deb Mirko Brognoli. Per Leo, che già lo scorso anno era molto veloce, la corsa verso la vittoria era su una strada spianata. In ogni caso ha espresso una prestazione di tutto rilievo nell’assoluta.
Sempre in tema di giovanissimi il Trofeo, quest’anno under 23, ha visto subito sul podio quelli che saranno certamente i protagonisti della stagione. Luigi Martellozzo e Guido Fedeli se la sono giocata fino all’ultimo alla fine ha prevalso il primo, con un distacco di soli tre secondi, decimo ed undicesimo nell’assoluta. Molto bella anche la gara di Davide Giorgi, quest’anno su una moto un po più corposa, con una prestazione che lo piazza senza problemi nel gruppo di merito. Maurizio Boretti appassionatissimo guzzista dopo varie esperienze in pista ha scelto il Motorally per il ritorno alle gare off-road, dopo che in gioventù ha partecipato a diverse stagioni nell’allora regolarità. Si è presentato a Portoferraio con una, ovviamente, Guzzi 750 splendidamente preparata da Pratesi. Il mezzo , curato nei minimi dettagli con una bella aria retrò da l’impressione di essere anche competitivo.
Max Fignani anche in questa occasione non si è fatto mancare un po’ di pathos: Arrivato all’assistenza con i supporti del road – book tranciati è riuscito a risolvere i suoi problemi grazie all’intraprendenza dell’attivissima Monica G che gli ha trovato una saldatrice ed un saldatore. Un rapido intervento e poi via a tutto gas con un grazie grande come una casa. Antonio Colombo, classe 1955, tra i”senatori” del Motorally, è forse quello con il palmares più ricco nelle varie discipline del fuoristrada. Una carriera iniziata da giovanissimo nel Motocross inquadrato nelle fila del Gruppo Sportivo della Polizia:
le mitiche Fiamme Oro. Subito grandi risultati a livello nazionale in mezzo a nomi leggendari del cross dell’epoca. Poi nell’Enduro e nei Rally in Team di primissimo livello: Jolly Club di Franco Mayr con le Kawasaki e Rigomoto di Marco Rigo con le Yamaha. Proprio con la Yamaha ha realizzato il risultato più importante: la vittoria ad un Rally di Sardegna con un prototipo a due ruote motrici. Poi, visto che il Rally si era concluso il sabato, via di corsa in aereo in Piemonte a correre una prova di Campionato Italiano Major; ed anche lì , in mezzo al fango di una gara infernale, primo nell’assoluta. Ora Antonio da qualche anno corre con le Beta del Team di Paolo Machetti e nonostante gli acciacchi ai polsi causati da una vecchia caduta in Africa è sempre un protagonista. Il suo nome non manca mai nella prima pagina delle classifiche. Sempre tranquillo e posato è ad anni luce dall’agitazione degli altri, il sabato sera è stato “paparazzato” assieme all’inseparabile Ezia in piena movida a Portoferraio.
Sul palco della premiazione Fabio Fasola , a nome di tutti, ha voluto ringraziare le autorità per la fiducia e la collaborazione concessa auspicandosi che si possa continuare su questa strada anche per futuri eventi. Considerando come era iniziata la stagione lo scorso anno ,con i tristi fatti di Radicofani, non si può che essere soddisfatti.
Nazzareno Falappi