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Norcia è un piccolo borgo medioevale ai piedi dei Monti Sibillini famoso per aver dato i natali a S.Benedetto, patrono d’Europa, e più volgarmente al cinematografico Brancaleone. La cittadina è perfettamente conservata con il suo giro di mura imponenti e la piazzetta principale che è un piccolo gioiello carico di storia. La località è inserita nel Parco dei Sibillini e proprio questo fatto ha creato qualche problema agli organizzatori della 4° prova del Campionato Italiano Motorally; si è dovuta infatti dapprima spostare la location del Paddock, poi addirittura la partenza in una zona fuori dal Comune. La demagogia ambientalista non ha limiti!! Pensare che solo qualche anno fa il buon Filippo Ceccucci, a Norcia, aveva fatto base per un’assistenza del suo mitico Rally dell’Umbria proprio nella, già allora pedonalizzatissima, suddetta piazza. In ogni caso a parte questo inconveniente la prova di Campionato Italiano Motorally è stato un successo. Piloti soddisfatti: un percorso con scenari spettacolari e prove speciali ben disegnate.
Promoter ed anima della gara un ritrovato Luca Tassi con la collaborazione del MC Baglioni. Luca con un passato di crossista di gran livello entrò negli anni ’80 nel Motorally e fu subito un grande protagonista raccogliendo, stagione dopo stagione, una impressionante serie di successi, ingaggiato da Case e Team Ufficiali. Poi il terribile incidente in Sud America. Costretto su una sedia a rotelle affronta la nuova vita con la stessa grinta e forza d’animo fuori dal comune che metteva alla guida della moto. E’ rimasto sempre nell’ambiente Rally e Tour come organizzatore di eventi ed insegue da sempre il grande sogno: la Dakar.
Ai vertici della classifica, come al solito, la lotta è stata tra Mancini e Botturi risolta con la netta vittoria del primo sui terreni di casa. Terzo incomodo, in questa occasione, nientemeno che il Campione del Mondo in carica Paulo Gonçalves. Paulo, a Norcia in preparazione in vista del Sardegna , è arrivato con il grintosissimo furgone Mercedes della Speedbrain ora con i colori HRC. Faceva una certa impressione la differenza di mole tra il pilota ed il suo mezzo. Il portoghese è piccolo di statura ma alla guida è un gigante come il suo Sprinter.
Sempre più alla ribalta giovani e giovanissimi. Conferma le sue doti Marco Job con un bellissimo sesto posto assoluto davanti al compagno di squadra, Old Farm Racing, Guido Fedeli. Gigi Martellozzo si è visto tarpare le ali da una caduta con conseguente riacutizzarsi di un problema alla mano. Roberto Rossini continua con costanza e con ottime prestazioni; mentre la vera rivelazione è sempre più Andrea Rossi che con il suo KTM 990 viaggia a velocità supersoniche.
Novità in casa Fantic. Erika Burioli è entrata a far parte della famiglia. Il suo debutto sul Caballero 250 4T è stato più che positivo. Erika calca le scene ormai da qualche anno ed ha vinto diversi titoli nel Motorally e Raid TT. Le ultime stagioni non sono state molto fortunate per lei: prima problemi con la moto poi un grave infortunio. Piano piano sta risalendo la china e le sarà certamente di aiuto il nuovo mezzo ed il nuovo Team. Il Team Fantic è piccolo ma molto agguerrito: anche in questa occasione una vittoria per Michele Lombardi nella 50, un secondo posto nella 250 2T per Niccolò Pietribiasi ed un secondo per Erika nella Femminile.
Andrea Cabass ha un passato (ed un presente) di Endurista con un palmares di tutto rispetto. Ormai da qualche anno si dedica anche al Motorally con una serie di ottimi risultati a dispetto di una moto ormai un po’ datata. La sua Honda 450 è alla terza intensa stagione di gare . Con i tempi che corrono e la mancanza di sponsor bisogna accontentarsi e fare di necessità virtù.
Old Farm Racing è da sempre il Team di riferimento nel Motorally. Un lavoro ed impegno nella disciplina che dura ormai dagli albori della stessa. Anche in questa occasione una messe di risultati eccezionali per i piloti del Club e dei Team assistiti: primi nelle rispettive classi Lombardi 50, Fedeli 250 2T, Rossi 1000 e Serena Ghione nella femminile più numerosi podi. Una bella soddisfazione per il Club milanese che vede anche le proprie squadre ai vertici tra Club e Team. A Norcia era presente Federica Bordoni figlia di Franco uno dei piloti OFR più forti degli anni ’90, vincitore tra l’altro del Rally Internazionale di Sicilia del 92, è diventata subito beniamina dei “cugini “ del trattorino Falappi e Fedeli.
Sempre a proposito di trentennale e personaggi storici il Motorally era dedicato a Ghino Mozzini, scomparso un paio di anni fa. Ghino e il suo Motoclub, il Montepulciano, sono stati per anni un caposaldo nel mondo del fuoristrada. Attivo fin dagli anni ’70 il suo impegno spaziava dall’Enduro al Cross tenendo il Motorally sempre in pole position. La grande passione lo portava ad impegnarsi anche in prima persona nelle competizioni: lo ricordiamo gareggiare nelle Bajas spagnole già in età avanzata e cavarsela piuttosto bene. La figlia Lucia, che ne ha preso il testimone (MC Montepulciano), ha premiato i piloti anche con un ricordo del padre.
Doretto si presenta sempre con qualche novità. Bellissima la BMW da Regolarità di fine anni ’70 che ha portato al paddock. La moto , ufficiale della casa in quegli anni , è stata curata da quell’ altro pezzo di storia BMW che è Alberto Palma. Tra le curiosità il fatto di avere all’anteriore ruota e forcella di provenienza Maico ed una serie di dettagli specifici per le gare come i coperchi valvole divisi in due per risparmiare peso nella borsa dei ricambi alla Six Days. Il rombo del mezzo, alla faccia della moderna fonometrica , è poi qualcosa di esaltante. Qualcuno ha considerato che con targa originale ed un porta roadbook sul manubrio sarebbe sicuramente competitiva nella 1000.
Foto di gruppo per le ragazze del Motorally: Gabriella braccio destro e sinistro del coordinatore Assirelli, Sabrina Commissario di gara, Serena Erika Valentina pilotesse, Sofia addetto stampa e Pina vivandiera e mamma di tutti. Tutte sono l’anima gentile del moto rally.
Glauco Ciarpaglini è attualmente la terza forza del campionato. Con il suo piccolo Team nato, come l’araba fenice , dalle ceneri del Bordone Ferrari, è sempre alle costole selle due superpotenze Botturi e Mancini dotati di mega Team ufficiali. Prima o poi darà sicuramente la zampata vincente gli manca solo un po’ di fortuna; in fatto di velocità e tecnica di guida non è secondo a nessuno.
Nazzareno Falappi