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Con un comunicato stampa è stata diffusa oggi la notizia della separazione tra il pilota piemontese e il team milanese.
"La decisione - recita il comunicato - presa in comune accordo, interrompe il rapporto di collaborazione fra Nicola ed il Team Bordone Ferrari. Questa scelta mantiene in ogni caso inalterati i sentimenti di stima e riconoscenza reciproci che hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi preposti e lascia ad entrambi la tranquillità necessaria per preparare una nuova stagione sportiva".
Nessuno scontro interno e nessuno scontro caratteriale. «Sono solo divergenze sportive, assolutamente nulla di personale - assicura lo stesso Dutto a Moto.it -, la mia strada mi porterà di nuovo al Baja California mentre il Team Bordone Ferrari sta investendo tutte le sue energie nei rally e nella preparazione della Dakar. Quindi era impossibile proseguire insieme visto che le nostre strade prendono direzioni diverse. In futuro non è però escluso che si incontrino di nuovo».
Con la sua defezione sono già due (prima è stata la volta di Oldrati) i piloti che si separano da Bordone Ferrari. C'è un motivo?
«La mia separazione non ha nulla in comune con quella di Oldrati. E' vero però che il team è in ballo su più fronti e riuscire a gestire tutto è complicato, soprattutto con la poca esperienza che hanno».
Come è stato il suo rapporto personale con il team?
«Io a livello personale mi sono trovato molto bene. Non posso dire nulla di male su di loro, assolutamente. Loro sono stati i primi che hanno creduto in me come atleta e non come portatore di handicap».