ORPI Maroc 2004. Laayoune, 4 Giugno 2004

ORPI Maroc 2004. Laayoune, 4 Giugno 2004
4 giugno 2004
Rally ORPI Maroc 2004. 2-6 Giugno 2004 NPO Organisation - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Laayoune, 4 Giugno 2004. La quinta edizione del Rally del Marocco gestita dai “patron” del Tunisia stenta ad assumere una fisionomia soddisfacente. Le tappe si susseguono, combattutte ma disorientate dai disagi della corsa. Fino a ieri è stato il caldo, da oggi un terreno privo di attrattive e disseminato di sassi. Non si contano le forature, ed al bivacco di Laayoune, sulle rive dell’Atlantico, oltre al gran lavoro per rimettere in sesto le moto massacrate dalle torture della pista, ci si mette anche un forte vento di sabbia, che “impasta” sabbia e sale e corrode il buonumore. Due le speciali tra Smara e Laayoune: 155 chilometri di piste sassose, sebbene sinuose al punto da costringere ad una grande attenzione alla guida, e 100 chilometri, finalmente dal “tenore” sabbioso come si addice ad un rally africano, ma ugualmente pieni di pietre da evitare. Navigazione nulla nella prima (a causa dei segnali posti sulla pista ad ogni bivio o incrocio) ed appena necessaria per lasciarsi alle spalle l’unico cordone di dune, nella seconda. E solo nell’ultima speciale il GPS è stato usato conformemente alle sue prerogative tecnologiche: fino a ieri una buona bussola sarebbe bastata. Passa al comando Richard Sainct, il marpione, che sembra aver controllato le proprie risorse, lasciando sfogare il connazionale Despres e gli spagnoli Esteve e Coma, per poi calare l’asso nella doppia speciale di Laayoune, lasciata peraltro alla doppia vittoria del “succhiaruote” sudafricano Alfie Cox. Sainct si è limitato a non fare errori nella prima speciale, e a fare l’andatura (contenendone gli eccessi) nella seconda, lasciando comunque sfilare gli avversari nel finale. Ancora una tappa buona (ma non soddisfacente, ne per lui ne per la sua moto) di Meoni, ieri quarto ed oggi quinto, ed un doppio ottavo posto di tappa per Graziani, incappato in una brutta caduta (per fortuna senza alcuna conseguenza), tre le poche dune che i concorrenti hanno dovuto superare nella seconda speciale. Nella classifica assoluta povvisoria, dietro a Sainct, i migliori dei “nostri” sono Meoni, quinto, e Graziani, settimo alle spalle della marcia trionfale del cileno Degavardo che comanda a mani basse la speciale classifica per le moto di cilindrata fino a 450 cc. Ma sulla tappa conclusa a Laayoune cala il sipario con la notizia agghiacciante della morte del pilota francese Marc Chazelle, vittima di una crisi di ipertermia, ieri sera, che partecipava alla corsa insieme alla moglie ed al fratello.
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