Pharaons International Cross Country Rally. Terza tappa, Abu Mingar - Baharia
28 settembre 2004
PROVA SPECIALE: 366,26 Km
TRASFERIMENTO: 0,0 Km
TOTALE: 366,26 Km
LA TAPPA
La prima e l’ultima parte si svolgono sulle tracce della tappa 2: si parte sul veloce plateau sabbioso fino ad incrociare la strada asfaltata che porta a Farafra. Proseguendo si scavalcano i cordoni di dune dell’erg di Abu Mingar che via via si fanno sempre più imponenti costringendoci ad alcuni passaggi impegnativi con dune tagliate e soffici.
Si cambia CAP puntando a NordOvest e costeggiando i grandi cordoni si inizia una veloce risalita sulla falesia di Abu Mingar su un terreno sabbioso costellato da monoliti appoggiati sulla sabbia fino al CP3: attenzione a non passare vicino a queste pietre perché il vento ha creato grandi dislivelli di sabbia compatta poco visibili.
Dopo circa 50 km dallo start, si lasciano le tracce della tappa 2 per continuare verso Nord attraverso innumerevoli passaggi sabbiosi intervallati da pozze di fesh-fesh. Si continua a risalire mantenendosi sulla sabbia scorrevole costeggiando verso ovest la grande falesia di Farafra per poi arrivare al punto assistenza rifornimento CP2 sul vecchio asfalto per Ain Dalla. Proseguendo il paesaggio cambia decisamente, si attraversano grandi pozze di fesh-fesh molto profonde camuffate da un leggero strato di sabbia, il paesaggio è quanto di meglio possa offrire il Deserto Bianco; un labirinto sabbioso formato da centinaia di formazioni di gesso eroso che sfocia in gigantesche colate sabbiose intrappolate da enormi picchi di roccia giallo ambra.
Risalendo verso Nord il tracciato si fa più sassoso e di tanto in tanto si imboccano e si lasciano delle vecchie piste, alcuni passaggi obbligati in salita rendono in questo tratto la navigazione particolarmente importante. Proseguendo su piste sempre più marcate e scorrevoli, si inizia a scorgere la falesia di Baharia che ci porterà sino al Finish ripercorrendo a ritroso i primi chilometri della tappa 2.
DESPRES VINCE E VA IN TESTA TRA LE MOTO, HENRARD E’ IMPRENDIBILE TRA LE AUTO
Una tappa molto bella e varia la terza del Pharaons 2004, con difficoltà di tutti i tipi e paesaggi molto vari. Cyril Despres fa sua la vittoria tra le moto, mentre Henrard è sempre più irraggiungibile tra le auto.
La terza frazione del Pharaons 2004 ha riportato i piloti a Baharia ed è stata una tappa molto bella e varia, con dune, tratti ora tecnici e quasi trialistici, ora più scorrevoli, con paesaggi veramente mozzafiato come quelli del Deserto Bianco. Tra le moto è stato il francese Cyril Despres a dominare e la sua è stata una grande tappa considerato che partiva per secondo alle spalle di Meoni. Anche quest’ultimo stava andando molto forte, ma un problema tecnico prima e una successiva caduta nella quale ha rotto una pedana e uno dei due silenziatori della moto, gli hanno fatto perdere tempo prezioso, non potendo guidare più veloce di 80-90 chilometri orari, tanto da concludere solo sesto. Dietro al francese ha condotto un’altra ottima tappa lo spagnolo Marc Coma, terminato a quattro minuti da Despres. Terzo Richard Sainct, con un distacco che sale ad oltre dodici minuti, mentre al quarto posto ha concluso l’altro spagnolo Isidre Esteve. In quinta posizione il cileno Carlo De Gavardo, particolarmente brillante in questa gara con la KTM 450 con cui sta conducendo la classifica di classe. Sesto, come detto, Fabrizio Meoni, staccato di sedici minuti e mezzo da Despres. Meoni ha preceduto nell’ordine gli altri piloti KTM Jean Brucy, Pal Anders Ullevalseter, Lee Palmer e Jordi Duran.
In classifica generale Despres è passato in testa con 4’46” su Marc Coma e 15’58” su Meoni; quarto è Sainct e quinto De Gavardo.
Tra le auto prosegue incontrastato il dominio di Stephane Henrard (Volkswagen Buggy-HRT), che ha incrementato decisamente il suo già cospicuo vantaggio. Oggi ha preceduto di oltre diciassette minuti Marco Tempestini (Nissan Pathfinder-Tecnosport) e Jean Francois Guinot (Volkswagen Buggy-HRT), terminati con lo stesso identico tempo. Quarta posizione per il russo Andrey Ivanov (Nissan Pathfinder-Tecnosport Russia), a quasi diciotto minuti. Quinto posto per Alain Demevius e sesto per Franco Picco, che sta giorno dopo giorno mettendo a punto la sua Fornasari. Problemi invece per Christian Lavieille, costretto a sostituire la pompa della benzina all’assistenza e arrivato attardato all’arrivo, in quattordicesima posizione. In classifica generale il vantaggio di Henrard sul compagno di squadra Guinot è salito a trentanove minuti, che passano addirittura a un’ora e undici minuti sul terzo, il russo Ivanov, mentre Lavieille è scivolato al sesto posto.