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Jeremy Toye, in sella ad una Kawasaki ZX-10R, si è aggiudicato la 92a edizione del Pikes Peak con un tempo di 9'58"687 - una vittoria sorprendente, visto lo status di debuttante del pilota statunitense. Toye non si è però tolto la soddisfazione di battere il record, fermandosi a sei secondi dal tempone staccato da Carlin Dunne nel 2012 su una Ducati Multistrada: colpa di condizioni del tracciato molto scivolose nella giornata della gara, tanto che la Kawasaki (in livrea 30° anniversario) montava una slick al posteriore ed un'intermedia all'anteriore.
Ducati vede così interrompersi una striscia vincente che durava da ben quattro anni, ma si consola occupando tutte e quattro le posizioni residue della top-5. Non presente in veste ufficiale, la Casa di Borgo Panigale ha ottenuto il risultato con modelli diversissimi grazie al nuovo regolamento della Open, che mette a confronto sportive carenate con maxienduro e qualsivoglia altro tipo di moto.
Il secondo posto è stato quindi appannaggio di Lambert Fabrice, che in sella ad una 1098R ha sfiorato il tetto dei 10'. Dietro di lui una coppia di celebrità: terzo si è infatti classificato Don Canet, ex pilota di livello nazionale e storico tester della testata americana Cycle World, e quarto l'ex crossista Micky Dymond, due volte campione National 125 e già vincitore della Pikes Peak nel 2005. Dymond, per inciso, era reduce da una massacrante gara ciclistica attraverso gli USA (la Race Across America) corsa in un team di quattro atleti fra cui nientemeno che Ben Bostrom. I due erano in gara su una Multistrada 1200S, mentre il quinto posto è stato appannaggio di Bruno Langlois, in sella ad una Panigale.
A Bologna possono anche fregiarsi della vittoria nella Middleweight, dove il francese Eric Piscione ha portato alla vittoria la sua Streetfighter 848; la Lightweight, di fatto esclusiva delle motard monocilindriche, è stata appannaggio di Cal Collins in sella ad una Honda CRF450. Grande exploit per l'idolo del TT Guy Martin, in gara nella classifica UTV/Exhibition con una Martek (supersportiva da oltre 250 cavalli su base Suzuki) che lo ha portato alla vittoria pur senza fruttargli quel record in velocità di punta a cui aspirava.
Foto: Pikes Peak International, Ducati