Premi, coppe e medaglie per i vincitori di Hell’s Gate MG.K-Vis 2007
6 febbraio 2007
Vero che arrivare in cima alla salita dell’Hell’s Peak non è affatto scontato. Vero anche che concludere e, ancor di più, vincere Hell’s Gate MG.K-Vis 2007 non è solo questione di “stare là, davanti”. Ci vuole ben altro: ci vuole coraggio e determinazione. Bisogna essere in possesso di qualità fisiche, tecniche (e psichiche) non comuni. Una cosa, infatti, è porsi come obiettivo di vincere, come succede nella maggior parte delle partecipazioni alle gare, sia pure di elevatissimo livello, ed altra cosa è essere pronti a dare tutto, a sputare sino all’ultima goccia di energia per arrivare, come si dice, alla mèta. D’altra parte Hell’s Gate MG.K-Vis 2007 non è soltanto una gara, non è soltanto una sfida. È, per farla breve, e per non stare a dilungarci troppo con i preamboli, una “prova”, definita “estrema”, che trova il suo punto di fuoco oltre l’immaginario collettivo della competizione. È “qualcosa di più”. Punto.
Ed ecco la ragione di tanto “abstract”. Il valore del premio, la consistenza “tattile” del riconoscimento al vincitore dell’enduro-inferno di Fabio Fasola, deve essere, di conseguenza, all’altezza del “sacrificio” richiesto. Non basta la soddisfazione di essere stati tra i pochi, magari il primo a conquistare la “vetta” della gara-massacro per definizione (in senso atletico, naturalmente), magari il solo. Ecco che spunta la classifica, ed ecco i premi della quarta edizione di Hell’s Gate MG.K-Vis 2007.
Al primo classificato quest’anno è stato deciso di consegnare “brevi manu”, in luogo dell’assegno tradizionalmente utilizzato nelle precedenti edizioni della corsa, una KTM 450 EXC nuova fiammante. Istat si ed inflazione no, il premio è, se convertito in “vile” denaro, “maturato” anch’esso, cresciuto di valore. La moto da enduro per eccellenza nella mani del pilota dell’eccellenza di Hell’s Gate MG.K-Vis 2007.
Al secondo classificato sarà invece destinata una MiniCross KTM. L’ Hell’s Gate MG.K-Vis 2007 delle origini prevedeva di premiare soltanto il vincitore della gara. Quest’anno si è fatto qualcosa di più, che ha il valore “simbolico” del riconoscimento della forza di volontà dell’inseguitore. Per due volte consecutive, lo ricordiamo, è stato l’inglese Wayne Braybrook ad assolvere all’ingrato compito di braccare, senza riuscire ad “agguantarlo”, il fuggitivo, il mattatore delle tre edizioni sin qui disputate di Hell’s Gate MG.K-Vis 2007, il connazionale, il “feroce” David Knight.
Knight che non ci sarà, lo abbiamo già detto, ed è aperta la cacccia alla “successione”. Due settimane fa Braybrook ha dovuto soccombere una volta di più alla strapotenza dell’avversario, in una gara disputata in Inghilterra, chissà che questa volta, sabato prossimo, non sia la volta buona per il “generoso” Wayne. Nuovi avversari permettendo.
E se è di fatto gloria concludere Hell’s Gate MG.K-Vis 2007, o anche soltanto parteciparvi, il riconoscimento per eccellenza, simbolo del premio dello sport, è la coppa, o la medaglia. In questo caso non si faranno eccezioni: coppa al vincitore, medaglia al secondo classificato, medaglia al terzo, sul podio di Hell’s Gate MG.K-Vis 2007.