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Partito in testa, Badovini ha guadagnato qualche metro sul suo avversario più diretto, il francese Maxime Berger (Honda) che al terzo giro superava il pilota di Biella e passava in testa.
Ayrton non si lasciava staccare e dopo aver provato in un paio di occasioni a tornare in testa, ci riusciva nel corso del settimo giro.
Al termine dell'11° giro, Berger si rendeva protagonista di un tentativo di sorpasso alla fine del rettilineo d'arrivo ma arrivava troppo veloce ed era costretto ad allungare nel fuoripista, rientrando quando Badovini era già lontano.
Il pilota del BMW Motorrad Italia Superstock, vinceva così la gara con 2.7 secondi di vantaggio sul francese.
Sfortunata la prova dell'altro pilota del team, Daniele Beretta, caduto senza conseguenze nelle primissime battute della gara.
Serafino Foti, team manager del BMW Motorrad Italia Superstock team: "Siamo tutti contenti. Berger si è rivelato, come previsto, un avversario pericoloso e lo sarà per tutta la stagione. Ora ci godiamo questa vittoria e colgo l'occasione perringraziare tutti coloro che hanno creduto in questo progetto. Da lunedì cominceremo subito a lavorare per Valencia".
Ayrton Badovini, pilota: "E' andata benissimo, direi. E' stata una gara difficile perché Berger è cresciuto molto dalle prove. Ho giocato molto con la mia esperienza per tenerlo sotto pressione. La nostra moto può ancora crescere molto e sono fiducioso di quello che andremo a fare".
Andrea Buzzoni, direttore BMW Motorrad Italia. "Un entusiasmante esordio per BMW Motorrad Italia che per la primavolta partecipa alle competizioni motociclistiche. E' stato un week end positivo dove la squadra ha lavorato con efficacia e professionalità. Ayrton ha dimostrato grandi capacità di concentrazione e freddezza nel gestire la gara. Ci spiace perDaniele che avrà comunque la possibilità di dimostrare il suo potenziale nelle prossime occasioni".
La vittoriosa cavalcata della S1000RR di Badovini acquista un valore molto particolare: si tratta infatti della prima vittoria di una Casa motociclistica tedesca in una gara di velocità con validità mondiale dopo ben 55 anni! Dal 1953 al ’55, infatti, la NSU dominò la classe 250 mondiale con le sue formidabili monocilindriche bialbero, guidate da piloti fortissimi tra i quali il leggendario John Surtees, unico al mondo a vincere sia in moto (3 titoli nella classe 350 e 4 nella 500, tutti tra il ’56 e il ’60 con le MV Agusta) che in auto (F1 con la Ferrari, nel 1964). Fu proprio Big John Surtees, tra l’altro, l’ultimo pilota a vincere con una moto della Casa di Neckarsulm (Stoccarda), e lo fece a Dundrod, al Gran Premio dell’Ulster (Irlanda), davanti al compagno di squadra Sammy Miller, alle MV di Masetti e Lomas, alla Moto Guzzi di Sandford e all’altra NSU di Hans Müller, che poi vinse il titolo.
La seconda prova della Superstock 1000 FIM Cup si svolgerà nel week end dal 9 all'11 aprile sul circuito spagnolo di Valencia.
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