Rally del Marocco. Joan Barreda si aggiudica la 5ª tappa, Lopez sale sul podio

Rally del Marocco. Joan Barreda si aggiudica la 5ª tappa, Lopez sale sul podio
Una tappa alla fine. Vince Joan Barreda, Lopez sale sul podio. Cyril Despres controlla, ma con qualche apprensione | P. Batini, Zagora
20 ottobre 2012

Il rally del Marocco non finisce di stupire. Non c’è pace. Ad una tappa dalle fine la situazione delineatasi è chiaramente a favore di Cyril Despres, ma in modo tutt’altro che scontato e sicuro. E anche la quinta tappa si propone con l’ormai consueto ventaglio di rovesciamenti di fronte e di colpi di scena. Niente ormai di così trascendentale, ma del resto non si può pretendere che un Rally cambi d’abito ogni giorno che passa.


Un nuovo giorno di un Rally strano e complesso, e un’altra pagina di utili appunti da registrare in vista della Dakar. Per uno che gioisce, ecco un altro che non può dichiararsi altrettanto soddisfatto del giorno precedente. Sicuramente il “piccolo” Rally del Marocco si è rivelato ben più difficile di quanto si fosse legittimati a credere, e nella durezza di ciascuna delle tappe sin qui disputate c’è il logoramento del sistema, ovvero del Rally, dei Team e dei Piloti che vi partecipano. Felice all’inizio KTM, con i suoi due Piloti di vertice al massimo della competitività e confermati tra favoriti, ma poi uno dei due, Coma, esce per infortunio e l’altro, Despres, non proprio al massimo della concentrazione trova sulla sua strada una nuova Squadra, particolarmente incisiva e combattiva. Poi l’incisività di Honda viene meno per un piccolo, ma fatale, problema a Rodrigues, e Despres torna a capo della pattuglia acrobatica. Husqvarna attendeva il nuovo exploit “violento” del giovane Joan Barreda, me lo spagnolo è secondo semplicemente perché più “saggio”, meno irruente del solito. Altri si affacciano un giorno, per sparire quello successivo tra le pieghe di un deserto infernale, ed un cileno venuto per allenarsi senza pensare al risultato è premiato dalla propria caparbietà ed è terzo.


Il video della 5ª tappa del  Rally del Marocco



Przygonski e Zanol hanno avuto la loro bellissima giornata ieri
, ma oggi spariscono dalle classifiche restituendo con gli interessi quello che hanno guadagnato. Partire davanti è sempre una brutta faccenda, a non esserci abituati, e si rischia di fare grossi errori di navigazione. Anche Cyril Despres, forte di un vantaggio abissale, cade nella trappola, ma è troppo esperto per lasciarsi sorprendere

Cyril Despres
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davvero. Torna sui suoi passi, non convinto della rotta che ha preso, e lascia sulla pista due terzi di quel vantaggio. Barreda, secondo apparentemente senza troppe speranze, opta per una tappa “saggia”, tiene un ritmo elevato ma non esagera. Non sbaglia una nota e vince la Speciale, ed ora è ancora secondo, ma a cinque minuti da Despres. Come dire che negli ultimi 170 dell’ultima Speciale del Rally può ancora nascondersi il jolly. Rodrigues, dopo l’amaro ritiro del giorno precedente, torna in gara ed è secondo, rallentato da un GPS che non sta fermo davanti al manubrio. Alle spalle del portoghese è terzo il compagno di Squadra Sunderland, retrocesso per una penalizzazione e “crollato” nella generale. La regolarità nei rally è sempre un’arma vincente, e altrettanto assennato e regolare è Francisco Lopez. In questo caso il risultato per il Pilota Bordone-Ferrari, quarto oggi, è un poderoso balzo in avanti nella classifica generale. Ora il cileno è terzo, e nel bilancio generale della sua gara dalle alterne fortune il podio, mai certo ma ormai a portata di mano, è un premio che vale doppio perché ottenuto “fuori casa”. Alla gioia del cileno fa da contraltare l’ansia di Alessandro Botturi, che ha percorso gli ultimi cento chilometri della Speciale con la forcella in panne, e per questo è solo sedicesimo.


La classifica generale subisce qualche aggiustamento significativo. Cyril Despres è primo, però con cinque minuti soltanto di vantaggio su Joan Barreda. Francisco Lopez è terzo, analogamente insidiato da Frans Verhoeven, cinque minuti indietro. Paulo Gonçalves dovrebbe ormai aver smesso di pensare al podio.

Manca un giorno alla fine, e resta da disputare l’ultima Speciale del Rally del Marocco 2012. 171 chilometri cronometrati, con un tratto centrale abbastanza veloce e le dune di Tinfou

Alessandro Botturi mantiene la dodicesima posizione. Manca un giorno alla fine, e resta da disputare l’ultima Speciale del Rally del Marocco 2012. 171 chilometri cronometrati, con un tratto centrale abbastanza veloce e le dune di Tinfou per non smentire la matrice “sabbiosa” di questo Rally combattuto e ricco di colpi di scena. Un’altra caratteristica di quest’edizione della corsa di NPO è la navigazione, che i tracciatori hanno reso particolarmente “appuntita”. Le penalità inflitte per “salto” di waypoint sono state molte, e anche nell’ultima Speciale gli organizzatori garantiscono di aver nascosto una di queste trappole. Non sono stati già abbastanza, i colpi di scena?


Bordone-Ferrari Racing Team Rally. Carnet de Passage


Giornata di apprensioni, di patemi d’animo e, infine, di nuove soddisfazioni per il Bordone-Ferrari Racing Team. È il giorno in cui Francisco Lopez conquista il podio del Rally del Marocco, al termine di una tappa impeccabile. Fa parte della scuola di classe del cileno, sapersi controllare e vedere chiaramente nell’ordine delle priorità. Ormai questo Rally l’ha insegnato varie volte: le velocità è solo una piccola parte della dote che ogni Pilota deve portare con sé. Quello che conta di più è la navigazione. Una tappa a fondo può portare dieci minuti di vantaggio, un errore di navigazione si porta via le mezz’ore. Per questo ogni sera Jordi Arcarons insiste: “Imparate a memoria il road book, e non fatevi prendere la mano dalla… manetta!” Momenti di ansia, invece, per Alessandro Botturi, che aveva mantenuto la sua posizione di partenza per quasi due terzi della tappa, preferendo non correre rischi. Poi, a circa cento chilometri dalla fine, la sospensione ha cominciato ad indurirsi progressivamente, fino a bloccarsi, obbligando il Pilota Bordone-Ferrari ad un drastico rallentamento.


Francisco “Chaleco” Lopez.
“Se devo essere sincero, mi aspettavo qualche sorpresa dai Piloti che sono partiti prima di me. Przygonski e Zanol, ma anche Verhoeven, sono molto veloci, ma non hanno una grandissima esperienza di navigazione. D’altro canto io non potevo permettermi un altro mezzo passo falso come ieri, sebbene non mi senta propriamente responsabile della caduta. Per questo ho tenuto un buon ritmo, cercando costantemente il feeling migliore con la moto e con la pista, che anche oggi cambiava spesso di caratteristiche. In questo modo non ho aumentato molto la velocità, ma il ritmo sì, e soprattutto ho potuto concentrarmi sulla navigazione. Non sono stato a badare a nient’altro che non fosse la pista o la strumentazione. Come sempre i conti si devono fare alla fine, ma certamente il bilancio della quinta tappa è ottimo. Da qui a dire che finisco al terzo posto c’è ancora… l’ultima tappa.”


Alessandro Botturi.
“Niente di particolare da dichiarare. È andata bene! Con il finale in quelle condizioni potevo correre molti rischi. Saltare tra i sassi e le dune con la forcella anteriore fuori uso è una bruttissima sensazione, e ti sembra di correre rischi enormi indipendentemente dalle condizioni del terreno o dalla velocità. Quindi ho rallentato drasticamente ed ho spostato l’attenzione dal road book alla pista. La prima parte della Speciale era andata bene. Ancora una giornata che avevo impostato da “indipendente”, ovvero con l’animo di fare tutto da solo, a cominciare dalla navigazione! Senza il problema alla sospensione le cose sarebbero potute andare molto meglio, ma è anche vero che avrebbe potuto finire molto peggio. Prendiamola con filosofia. La Squadra sta facendo un gran lavoro, e anche in Marocco siamo protagonisti. Adesso dobbiamo stringerci tutti attorno a “Chaleco”, e sostenerlo perché completi la sua opera, ormai a poche pennellate dalla fine.”

 


Consulta la classifica (PDF) 


Piero Batini

Foto: Agenzia ApPhotosport e Bordone-Ferrari


 

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