Rispetto dell'ambiente e motociclismo in fuoristrada. Incontro a Bra tra Amministratori locali e FMI
6 ottobre 2005
“Vogliamo diffondere un messaggio di rispetto reciproco, di rispetto delle regole e di cultura dell’ambiente; vogliamo, con l’aiuto di tutti, superare lo stereotipo del motociclista “brutto, sporco e cattivo” e guadagnarci la patente di utilizzatori del territorio al pari di tutti gli altri fruitori degli spazi aperti. Sarà probabilmente necessario accettare dei limiti o studiare nuove regolamentazioni, ma il motociclismo fuoristrada è un valore da difendere e da diffondere, che può convivere con l’ambiente”.
Con queste parole Giuseppe Ancona, presidente del Comitato Regionale piemontese della Federazione Motociclistica Italiana ha aperto la tavola rotonda "Motociclismo Fuoristrada, utilizzo e rispetto del territorio", svoltasi a Bra. Promossa dal Comitato Regionale della Federazione Motociclistica Italiana, con la collaborazione del CONI Provinciale ed il patrocinio della Provincia di Cuneo e della Città di Bra era inserita nel programma della giornata conclusiva di "Sport in Piazza - Un mese di sport 2005".
Dopo il saluto del Sindaco di Bra, Camillo Scimone, che ha ricordato il campo internazionale di motocross di Pocapaglia, Ssono seguiti gli interventi del Presidente provinciale del CONI, Attilio Bravi, dell'Assessore alla Viabilità di Bra Roberto Russo e dell'Assessore allo Sport della Provincia Simona Rossotti, che con toni diversi hanno espresso il loro compiacimento per l'importante iniziativa e manifestato la volontà di favorire il necessario dialogo con gli Enti Locali e l'individuazione di regole che possano facilitare la convivenza sul territorio di fruitori tavolta assai diversi fra loro.
L'Avv. Paolo Turci, ispiratore, insiema alla F.M.I., del Disegno di Legge sul fuoristrada, presentato in parlamento dai Senatori Carrara, Monti e Mugnai, ha sottolineato la necessità di riaffermare la legittimità della pratica del fuoristrada, sport che vanta un passato significativo e ricco di successi agonistici. Turci ha anche sottolineato come il territorio sia una risorsa delicata e rara, da condividere e rispettare, anche con l'introduzione di norme, purchè equilibrate e chiare, che individuino in modo puntuale e tecnico il fuoristrada.
A Marcello Lo Vetere, giornalista di Motociclismo, è toccato il compito di moderare il dibattito che è seguito. E' emerso dagli appassionati un appello convinto ad utilizzare il motociclo fuoristrada in modo corretto, rispettando quelle regole non scritte che stanno soprattutto nell'educazione e nel rispetto degli altri. Attilio Pecchenino ha parlato di esperienze positive con amministrazioni locali che vedono nelle attività motoristiche possibilità di incentivazione per il turismo nelle Langhe. Beppe Bonardi e Filippo Bellotti hanno presentato il messaggio del Team Over Forty per un "Enduro sostenibile ed ecocompatibile" ed invitato i fuoristradisti a partecipare il 30 ottobre alla giornata di mobilitazione nazionale per la pulizia di boschi e sentieri. Hanno portato la loro esperienza anche il pilota di Borgo San Dalmazzo, Nicola Dutto e l'organizzatore di raid africani Giacomo Ferri ed il delegato provinciale FMI di Cuneo, Lorenzo Dutto.
Applaudito l'intervento del Sindaco di Belvedere Langhe che ha evidenziato come spesso sia difficile coniugare le istanze dei singoli cittadini con la disponibilità a lasciare spazio ad eventi motoristici, che devono essere gestiti bene per potersi inserire in modo adeguato nell'ambiente naturale. Sartore, Presidente dell'Ente Turismo di Alba, Bra, Langhe e Roero ha portato la voce di chi, giustamente, cerca occasioni di promozione turistica in ogni settore, ed il motociclismo fuoristrada risponde bene a questa esigenza.
Al Consigliere Federale Mario Alberto Traverso è toccato il compito di chiudere i lavori, esprimendo il favore della FMI per l'iniziativa e ribadendo la necessità di dialogare alla ricerca di regole che possano favorire la pratica del fuoristrada sia ricreativo che agonistico.
Nel suo intervento Ancona ha inoltre ricordato che “Fuoristrada” è un termine che genericamente individua tutta l’attività motociclistica svolta non su asfalto. “Ma – ha detto - è importante distinguere l’attività svolta su impianti fissi, motocross e supermoto, da quella svolta su spazi aperti, motoslitte, trial ed enduro. All’attività agonistica si aggiunge l’attività amatoriale e ricreativa, di tutti coloro che utilizzano un motociclo di tipo fuoristrada come mezzo di svago, di contatto con l’ambiente e la natura, per percorrere strade non asfaltate e raggiungere una meta. Parliamo quindi di utenza, di appassionati, che la Federazione Motociclistica Italiana rappresenta per statuto. E non dobbiamo dimenticare che spesso il motociclo fuoristrada è un comune mezzo di trasporto, un mezzo di lavoro, che permette di arrivare in località non raggiungibili con un quattro ruote; talvolta può essere un mezzo di soccorso più agile e veloce.
Parlando di utenza in generale occorre puntualizzare che “Fuoristrada”, da un punto di vista legislativo individua letteralmente l’azione di “andare fuori dalla strada”, ovvero abbandonare il sentiero. A riguardo, ad oggi dobbiamo fare riferimento alla Legge Regionale 2 novembre 1982 n.32, art. 11 - Legge che necessita di essere aggiornata ed adeguata ad un’utenza cresciuta in oltre vent’anni, e che ha lasciato un’enorme lacuna non individuando norme specifiche per l’attività agonistica”.