Round 9, Assen (Olanda), 4 settembre. Pre-event

Round 9, Assen (Olanda), 4 settembre. Pre-event
1 settembre 2005
Finita la pausa estiva si riaccendono i motori. E’ arrivato il momento di Assen, un circuito che non ha bisogno di presentazioni, selettivo al punto da essere chiamato “L’università della moto”. Nell’ultimo appuntamento, quello inglese del 7 Agosto, Noriyuki Haga e la sua Yamaha sono riusciti a prevalere sul leader del campionato Troy Corser in Gara2 ma sono state scintille in entrambe le gare con un pubblico di oltre 100.000 appassionati a gustarsi un susseguirsi di sorpassi e staccate oltre il limite. Il Campionato sta dunque vivendo un momento magico: 5 Case ai primi 5 posti in gara a sottolineare la competitività ed a garanzia dello spettacolo. Al comando della classifica iridata troviamo sempre Troy Corser ma ci sono ancora 200 punti da assegnare e l’australiano ha dimostrato di correre come se non esistesse una classifica di campionato! Ci proveranno tutti dunque, su una pista che ha subito delle modifiche per aumentarne la sicurezza ed è diventata un po’ più lenta ma comunque impegnativa. La pista olandese ha delle caratteristiche che richiedono grande attenzione per la scelta degli pneumatici. Innanzitutto bisogna considerare la variabilità meteo, sia come temperature che per quanto riguarda la velocità di cambiamento alle quali ci ha abituato il cielo di Assen. Per Pirelli questo significa avere un ampio range di soluzioni, ma anche in pista le cose non saranno facili, e potrebbero mettere in difficoltà i piloti costretti a delle scelte azzardate per far fronte a situazioni limite come pioggia in alcune parti del circuito e pista asciutta in altre. In caso di pioggia c’è da dire che il circuito si comporta bene: l’asfalto offre un buon grip e drena bene l’acqua ai margini. A rendere ancora più complessa la situazione c’è un altro aspetto: il grip dell’asfalto si traduce in un’alta temperatura di esercizio, che con i curvoni veloci e le parti da raccordare scalda molto la parte centrale degli pneumatici. In caso di pista asciutta i piloti della superbike avranno così quattro soluzioni all’anteriore che già hanno avuto modo di provare su altre piste questa stagione, mentre al posteriore le soluzioni saranno ben cinque più due qualifiche. Dalla stessa mescola “media”, dimostratasi estremamente efficace nelle ultime gare, i tecnici della Pirelli hanno voluto ricavare tre diverse soluzioni. A questa dunque grazie all’utilizzo di una carcassa più rigida si affiancherà una soluzione leggermente più dura che potrebbe portare vantaggi in termini di precisione di guida (importante soprattutto per questa pista tutta da raccordare) ed inoltre una soluzione realizzata nella misura da 200 (invece di 190), ancora oggetto di test e di sviluppo. La quinta soluzione in elenco è dunque quella con la mescola più dura, ma a Brno (media) ha dimostrato di non essere così distante dalle altre. A queste si aggiungono le due qualifiche, come detto, di cui una soluzione multi-compound. Mancano a questa lista le gomme da pioggia e da bagnato, che fanno arrivare il conto delle gomme portate in Olanda dalla Pirelli per la SBK a quasi 3600 (ma bisogna aggiungere quelle per la Supersport, Superstock1000, Superstock 600).
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