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Fin dal 1995, Stephane Le Bail è stato nella “opening car” per 40 cross country rally, tra la Coppa del Mondo FIA, la Transorientale e le ultime due edizioni della Dakar Argentina-Cile. Le ricognizioni e la stesura del road-book per 21 di questi sono opera sua.
Quest’anno il Pharaons Rally è rientrato nella Coppa del Mondo FIA, come ultima prova stagionale, e JVD ha deciso di chiamare il più esperto creatore di road-book, Stephane Le Bail, per assicurare che tutti seguano la pista giusta, vedano i paesaggi più suggestivi della terra dei Faraoni, contando per il prossimo ottobre su un road-book a prova di errore.
Le ricognizioni del percorso si sono svolte lo scorso mese di maggio: «Sono rimasto sorpreso da tutti i mezzi che JVD impiega nelle ricognizioni, così come dalla incredibile conoscenza che Daniele Cotto ha dei terreni egiziani; anche l’ospitalità egiziana è stata fantastica» Hha affermato Le Bail.
Per la tredicesima edizione del Pharaons Rally tutte le tappe sono state rinnovate. I 2600 chilometri del percorso partiranno dalle Piramidi di Giza e saranno divisi in sei tappe che si concluderanno sulla costa del nord, ad El Alamein.
Le premesse sono ottime, così abbiamo chiesto all’esperto cosa i piloti devono aspettarsi dalla gara. «Il Pharaons Rally è un mito; offre le più belle dune dell’Egitto, tanta sabbia. E’ difficile, veloce, c’è tanta navigazione e situazioni e panorami differenti da scoprire ogni giorno.» Spiega Stephane Le Bail.
Ma il suo lavoro non è solo divertimento: «La cosa più importante quando si fa un road-book è di trovare la giusta misura tra piacere di guida e sicurezza. Ogni nota del road-book deve essere precisa e accurata e tutti i potenziali pericoli devono essere indicati chiaramente per evitare incidenti. Una consistente parte della sicurezza nei rally è data dal road-book, così è un lavoro di grande responsabilità.»
Poiché il Pharaons sarà la prova conclusiva della FIA Cross Country Rally World Cup, Le Bail avrà anche il compito di guidare la “FIA opening car” durante la gara: «Facciamo il percorso di gara seguendo il road-book come ogni altro pilota, senza altri strumenti che ci agevolino, esattamente come i piloti in gara. Seguiamo il road-book con la velocità media di un pilota privato, per controllare quello che c’è sulla carta prima che venga affrontato dai concorrenti; se c’è qualche pericolo da segnalare informiamo immediatamente la direzione gara in modo che facciano le opportune correzioni al road-book. La sicurezza è e resta l’obiettivo principale del nostro lavoro.» Afferma Le Bail.
Tappe da sogno, dunque, aspettano i piloti al Pharaons Rally 2010. L’appuntamento è con tanta sabbia, dune, paesaggi incantevoli, uniti alla nota ospitalità di JVD. Così abbiamo chiesto al realizzatore del road-book un consiglio per tutti gli equipaggi prima del via: “Quando viaggiate fuoripista, seguite il CAP con attenzione, per evitare sorprese nei tratti veloci. Ci vediamo in Egitto il 4 ottobre, al via del Pharaons Rally!”