Scuola federale Motorally all'Isola d'Elba, 4-6/3

Scuola federale Motorally all'Isola d'Elba, 4-6/3
Prima edizione 2016 all'Elba con Fasola, Falappi e Chinaglia. Preparazione atletica a cura di Maurizio Milana
9 marzo 2016

Grande successo, dal 4 al 6 marzo all’Isola d’Elba, per la prima edizione 2016 della Scuola Federale Motorally (prossimi appuntamenti saranno i Campus Tecnici di luglio e ottobre), affascinante specialità che sposa la guida in fuoristrada con l’interpretazione di un road book che illustra il percorso e le sue difficoltà.

L’ex campione di enduro e tecnico federale Fabio Fasola ha coordinato uno staff di istruttori della Federazione Motociclistica. Numerosi briefing e tante ore off road per spiegare ai partecipanti come funziona un Motorally, la corretta impostazione in sella, le tecniche di guida e tutti i segreti della navigazione con il road book.

Al fianco di Fasola hanno seguito gli allievi sul campo gli istruttori federali Nazzareno Falappi e Massimo Chinaglia, e la pluricampionessa italiana e vicecampionessa mondiale Serena Ghione. Il tecnico federale Maurizio Milana ha curato la preparazione atletica e dispensato preziose nozioni per seguire una corretta alimentazione, soprattutto prima e durante la gara.

Quartier generale è stato l’Hotel Airone del Parco & delle Terme, a Portoferraio, location storica perfettamente attrezzata per questo tipo di eventi.

La formula della Scuola, ormai supercollaudata, prevede una didattica severa e personalizzata, frutto della grande esperienza di Fabio Fasola, primo in Italia - fin dall’inizio degli anni ’90 - a fare dell’insegnamento del fuoristrada una disciplina strutturata, utilizzando location d’eccezione e tecniche specifiche di apprendimento, training e perfezionamento.

Fasola è anche istruttore I.G.A.S.T. (Istruttori di Guida Attività Sportive Territoriali), figura professionale appositamente formata dalla Federazione Motociclistica Italiana per accompagnare gli appassionati, nel rispetto e nella salvaguardia di territori particolarmente fragili e sensibili. Gli allievi hanno sperimentato varie tipologie di terreni percorrendo strade sterrate aperte al transito veicolare, in un ambiente magnifico che impone regole ferree. La dimostrazione che l’off road può essere praticato anche in un contesto naturale protetto, utilizzando motociclette in regola con il Codice stradale e con targa originale montata.

Venticinque i partecipanti, tutte facce nuove, il che fa ben sperare per il futuro di questa bellissima specialità. Tra i giovani, finalmente numerosi, si sono fatti notare gli elbani Emanuele Parrini, Mattia Corsi e Tommaso Meo, mentre Anna Ghiraldini e Raffaella Cabini hanno già confermato la propria partecipazione al Campionato Italiano Motorally, la cui prima prova è attesa il 10 aprile a Cascia, in provincia di Perugia. Gli Under 23 e le ragazze hanno avuto la possibilità di partecipare alla Scuola gratuitamente.

Importante per l’eccellente riuscita di questa edizione è stato l’intervento di Stefano Frassini, presidente del Moto Club Isola d’Elba, e di Roberto Zanetti, che ha presentato l’innovativo road book elettronico, ultima evoluzione di questa strumentazione nel mondo dei rally raid. Preziosa la collaborazione dello Staff Fasola: Valentin, “SuperMario” e Alex, che ha filmato i passaggi più tecnici degli allievi, un contributo indispensabile per rivedersi in sella e correggere gli errori. Il Coordinatore Nazionale Motorally, Antonio Assirelli, ha consegnato personalmente gli attestati di frequenza nel corso di una simpatica cerimonia, svoltasi nella sala meeting “Cosmopoli” dell’Hotel Airone.

«Abbiamo cercato di trasmettere l’esperienza accumulata in tanti anni di gare» ha detto Fabio Fasola a fine corso. «Chi si avvicina per la prima volta al mondo del Motorally pensa che sia necessaria solo una buona navigazione, e spesso trascura la tecnica di guida. È un errore madornale, entrambi gli aspetti vanno allenati e perfezionati. Una buona tecnica permette di non affaticarsi, di guidare in sicurezza ed essere pronti alla lettura delle note. Bisogna trovare quella confidenza, quel feeling tra guida e strumentazione, che consente di essere veloci ma precisi. Sotto questo aspetto devo dire che le nozioni trasmesse sono state interpretate fin da subito con attenzione, e il risultato è stato molto positivo, ha concluso Fasola rivolgendosi agli allievi. E questa è una delle cose di cui un istruttore va più fiero».

Foto: Marco Tenucci

S.L.

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