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Il Campionato Italiano Motorally prosegue il suo cammino il prossimo fine settimana, con la seconda delle otto prove in programma. Si rimane sempre in centro Italia, ma questa volta saranno le amene colline toscane a fare da scenario al torneo tricolore.
Radicofani, suggestivo borgo medievale che si affaccia sulla Val d'Orcia, è la location scelta dal Moto Club Montepulciano per accogliere gli oltre duecento piloti al via. Sodalizio di grande esperienza, il club senese si è sempre distinto negli anni per gare che hanno incontrato il favore dei partecipanti, sotto l'attenta guida di Ghino Mozzini. Per l'occasione sarà coadiuvato nell'impegnativo compito organizzativo da Stradebianche e Radicofani Motorsport.
Il bordo dominato dalla Rocca medievale sarà “invaso” dalla colorita carovana del Motorally già da sabato 21
Un percorso di 170 chilometri che si prevede quanto mai vario tra i bellissimi panorami toscani
aprile, giornata riservata alle verifiche amministrative e tecniche. Alla domenica la gara vera e propria, che sarà incentrata su un percorso di 170 chilometri che si prevede quanto mai vario tra i bellissimi panorami toscani. Al suo interno sono state tracciate due prove speciali in linea, rispettivamente di 13 e 30 chilometri, alle quali si aggiunge un fettucciato in magnifica posizione, proprio alla base del paese, che sarà ripetuto per tre volte in modo da mostrare al pubblico le gesta dei piloti.
La gara di Radicofani cercherà di offrire le prime indicazioni dei valori in campo per la stagione 2012, tra piloti in cerca di conferma ed altri desiderosi di riscatto. Tra i primi c'è certamente Filippo Ciotti (Rieju), il vincitore della prima prova che è chiamato a confermare il suo ottimo stato di forma; e con lui Alex Zanotti (TM) e Matteo Graziani (KTM), i più redditizi nella gara marchigiana. Chi invece darà certamente il tutto per tutto per riproporsi in vetta alla classifica sarà Andrea Mancini (Beta), il campione in carica che nella prova di apertura ha totalizzato uno zero per un errore di navigazione. E con lui Niccolò Pietribiasi (KTM) e Luigi Martelozzo (Husqvarna), anch'essi “compagni” di sventura del campione perugino.