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Ad Olbia è stata finalmente svelata la Maglia Azzurra che i piloti italiani porteranno per i 1200 chilometri di percorso della Sei Giorni di Enduro. Uno dei momenti più importanti del pre gara, in cui gli azzurri hanno posato per entrare nella storia dell’Olimpiade della Moto. Ognuno di loro ha aspettato questa Sei Giorni per poter indossare una divisa che porta con sé un’incredibile serie di vittorie sia nel World Trophy che nel Junior World Trophy. Responsabilità, quindi, ma anche tanto orgoglio.
La presentazione della Maglia Azzurra è stata un’occasione per raccogliere le prime impressioni degli italiani: «Le Prove Speciali sono veloci e dure allo stesso tempo» spiega Giacomo Redondi, a cui fa eco Thomas Oldrati: «Non sono molto complicate, però ci sarà da divertirsi». I primi giudizi sono positivi, ma il concetto migliore lo esprime Rudy Moroni: «Se ci piacciono le prove speciali? Lo vedremo da quanto andremo forte!». I tre rappresentano bene l’Italia dei giovani: Redondi e Moroni correranno lo Junior World Trophy, il ventiquattrenne Oldrati (oggi promosso nel Trofeo) lo ha vinto in Grecia nel 2008.
Più esperti sono invece Simone Albergoni e Alex Salvini, pronti a difendere i colori azzurri nel FIM World Trophy: «Le Prove Speciali sono state tracciate davvero bene – spiega il Campione del Mondo – perché sono scorrevoli e larghe. In più il clima è ideale per correre». Una delle Prove più belle “è lo Special Test “Città di Olbia” in località Basa , dove ci sono pochi sassi e la linea è molto pulita” dice Albergoni. Il “nemico” principale secondo tutti i piloti sarà la polvere: «Effettivamente sarà determinante – conferma Anna Sappino (Women’s World Trophy) –, in compenso il percorso è molto bello. In particolare, mi piacciono le Speciali di Padru e Pittulongu».