Storie di Motorally. Sardegna Rally Race

Storie di Motorally. Sardegna Rally Race
Un'edizione sicuramente da ricordare questo mondiale 2012. Quest’anno tutto è filato per il verso giusto con una partecipazione al di sopra di ogni aspettativa
6 luglio 2012


Antonello Chiara e Gianrenzo Bazzu piano, piano hanno fatto crescere la loro creatura nonostante mille difficoltà. Lo spostamento della data, per fare posto ad una gara in Portogallo peraltro neanche effettuata, ha creato mille problemi a catena: alberghi difficili da reperire vista l’alta stagione, forestali in fibrillazione a causa del pericolo d’incendio e le altissime temperature di questo fine Giugno.

Al via tutti i più veloci specialisti del settore con l’unica eccezione di Ciryl Despres che ha dovuto rinunciare all’ultimo per gravi motivi famigliari. La novità di questa edizione è, però, l’arrivo di un gran numero di appassionati stranieri: francesi, inglesi, spagnoli, tedeschi, polacchi. Ma anche da più lontano: dall’Australia, Colombia, Sud Africa. Una bella soddisfazione per gli organizzatori ma anche per tutti noi vedere così apprezzata la nostra prova.


Cairoli ospite d'onore


Al briefing di apertura Antonello Chiara ha presentato l’ospite d’onore: il campionissimo Antonio Cairoli. Abbiamo così scoperto che Antonello è stato uno dei primi a capire le potenzialità di Tony, prima portandolo al Nord , poi affidandolo alle sapienti cure di Concetto Giunta. Risultato: primo Campionato vinto.
Sempre al briefing è stata presentata una iniziativa di raccolta fondi a favore dei terremotati emiliani. Molto difficile dire di no alla splendida Marta.


Team Bordone incontrastabile


La gara è stata letteralmente dominata dagli uomini del Team Bordone Ferrari: Viladoms e Botturi primo e secondo davanti a Coma, ma anche Ceci è autore di una grande gara mentre Farres è stato il più sfortunato di tutti: Un successo dovuto alla grande organizzazione del Team: Renato Ferrari non ha badato a spese ed ha cercato di mettere i suoi piloti nelle migliori condizioni affiancando ad un team di meccanici di primordine un fisioterapista, psicologo ed addirittura un avvocato per le questioni regolamentari.


Botturi, una stupenda sorpresa


La vera rivelazione di questo Mondiale è sicuramente Alessandro Botturi. Sulla sua bravura e tecnica di guida non c’erano dubbi dall’inizio ma vederlo così veloce ed a proprio agio con il road book ha lasciato tutti stupefatti. Vincere delle speciali e classificarsi secondo davanti ad un mostro sacro come Marc Coma è da grandi campioni. Insomma sta sicuramente nascendo una nuova stella.


In ombra gli italiani


Un po’ in ombra gli altri piloti italiani con l’ eccezione di Paolo Ceci l’unico ad aver disputato una gara nelle primissime posizioni. Per Andrea Mancini, una gara subito in salita: arrivava alla prima assistenza con la Beta accartocciata da una violenta caduta in speciale. Il plurititolato Matteo Graziani, vessato da diversi problemi , non è andato oltre il dodicesimo posto assoluto preceduto da un finalmente concreto Manuel Lucchese.


Ragazze offroad

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Ben sei le ragazze al via ed anche quest’anno a farla da padrona è stata la bravissima Andrea Mayer, consorte di Peterhansel, che ha classe ed esperienza da vendere. Seconda Serena Ghione, vice campionessa del mondo 2011. Dopo il successo mediatico all’Evia Rally in Grecia ha concretizzato questa bella prestazione con una gara tutta all’attacco, per lei anche la soddisfazione di essere riuscita in qualche occasione a mettere le ruote davanti alla tedesca. Per Paola Riverditi, invece, gara compromessa da un taglio involontario in speciale.

Pochi quest’anno i quad in gara e grossi problemi per la campionessa del mondo in carica Camelia Liparoti finita in una scarpata riusciva ad arrivare a fine tappa solo in tarda serata.


Cinque "cartoline" per le location di tappa


Cinque giornate di gara e cinque punti assistenza in altrettante interessanti località. La prima a Berchidda, una delle capitali del Vermentino, negli spazi antistanti il Museo del Vino. Una visita, nell’attesa dei piloti, è stata utile a conoscere meglio queste realtà produttive che sono una delle eccellenze del nostro paese. Interessante anche la mostra all’aperto di antichi macchinari agricoli tra cui spiccava una imballatrice manuale tutta in legno. Pattada, invece, sembrava un’oasi nella calura di questi giorni. All’ombra dei suoi pini spirava un’arietta fresca rivitalizzante. L’assistenza di Fontana Raminosa era senz’altro quella più insolita. Location gli spazi di una vecchia miniera di rame chiusa ormai da un bel po’ ma ben tenuta per le visite di turisti e scolaresche. Dal punto di vista del paesaggio è sicuramente il Monte Codi a farla da padrone. Salendo da Jerzu ci si trova circondati da una natura selvaggia e rigogliosa con delle viste mozzafiato dei monti tutto intorno. Infine l’ultima nei boschi di Su Gologone dove Cyryl Despres si è riunito alla carovana e riconosciuto da un gruppo di ragazzini locali ha distribuito autografi firmando un po' di tutto. Uno dei momenti più caratteristici di questo Rally è senza dubbio il bivacco della tappa Marathon. Sa Itria è un antico eremo sulle montagne di Fonni. E’ un posto bellissimo nel suo spartano rigore ricco di spiritualità. Moto al parco chiuso, subito dopo l’arrivo, aperitivo, briefing e grandi tavolate all’aperto per una cena tipica a base di porceddu.

Dopo le fatiche ed il caldo della giornata un bel momento di aggregazione che Antonello ha tirato fuori dal suo cappello a cilindro.


Personaggi


Degna di nota, come sempre, la presenza di Enzo Campione nella doppia veste di pilota e manager del suo Team che ha in Graziani il suo uomo di punta A dispetto dell’anagrafe Enzo ha portato a termine anche questa ennesima avventura con la sua tranquilla caparbietà. Soddisfazione per lui anche il fatto di essersi messo dietro anche tanti giovanissimi e baldanzosi concorrenti.


Francesco Catanese è ormai una icona del Rally nazionale e conta numerosi sostenitori alcuni addirittura lo seguivano alle assistenze. Francesco ama complicarsi la vita e corre sempre con dei mezzi particolari . In questa occasione era in sella ad un BMW 800 per realizzare servizio per Fuori, rivista con cui collabora. I problemi più grossi li ha avuti però a livello di salute. Al via si è presentato con una una gamba tumefatta da alcune precedenti cadute e poi , non bastasse, per tutta la gara ha sofferto di continue nausee dovute ad una forte infezione gastrointestinale. Con grande forza d’animo e determinazione Francesco ha portato a termine la gara, peraltro anche in buona posizione, aggiungendo un altro tassello alla sua leggenda.


LA festa all'arrivo


Grande festa all’arrivo nella piazzetta di S.Teodoro e per tutti belle parole di congratulazioni da parte di Antonello Gian Renzo ed Elisabetta, speaker della manifestazione. Festa esplosiva, poi, quella degli Endurology tra sgommate e motori a manetta sul palco d’arrivo . Endurology è il nuovo moto club di tendenza di Milano, seri professionisti che smessa giacca e cravatta si trasformano in motociclisti border-line e baracconi che partecipano a queste gare per puro divertimento. La loro allegria ha contagiato un po’ tutti i presenti, peccato solo che il loro miglior esponente Viglio abbia avuto dei problemi proprio all’ultima speciale vanificando in parte una bellissima gara.

Nazzareno Falappi

 

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