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In netta controtendenza la posizione del campionato australiano, che nel 2013 abbandonerà il regolamento monogomma (attualmente affidato a Dunlop) per adottare una politica di contenimento costi aprendo a tutti i fornitori. Se restate basiti non siete i soli, ma vale la pena di ricordare come al tempo della sua prima introduzione molti team del mondiale Superbike lamentassero costi in ascesa invece che in calo.
La necessità di acquistare un'allocazione fissa per ciascun pilota invece di poter gestire un lotto unico per squadra, l'impossibilità di rivendere le gomme usate ad altri team o a privati, ma anche il non poter approfittare di offerte particolarmente aggressive da parte di marchi in cerca di esperienza e visibilità, hanno causato ben più di un mugugno.
Il regolamento prevede un tetto massimo per i prezzi (325€ al cambio attuale per treno) e nel numero di gomme omologabili, rispettivamente tre e quattro per anteriore e posteriore per ciascun fornitore. Nulla osta al fatto che i team più ricchi si procurino più treni di gomme, ma questa norma aprirebbe ad una concorrenza che potrebbe - ripetiamo, potrebbe - portare ad un circolo virtuoso sia per quanto riguarda lo sviluppo che per la possibilità da parte di team privati di acquistare la marca che meglio si adatta alle caratteristiche della moto portata in gara, evitando le polemiche nate nelle ultime stagioni della serie iridata relative a gomme che meglio si adattano all'una o all'altra moto.
Foto: Australian SBK official site