Supercross di Genova, manca poco a sabato. Parla Cairoli

Supercross di Genova, manca poco a sabato. Parla Cairoli
19 novembre 2007
Dirittura di arrivo! Si parte per Genova, il Fiat Supercross è dietro l’angolo (sabato 24/11 alle ore 20), Antonio Cairoli si prepara a vivere da protagonista la venticinquesima edizione. Mancano pochi giorni al via della passerella di Genova, una passerella che vedrà tanti grandi protagonisti del mondo del motocross sfidarsi per la conquista della vittoria. Vittoria che, nel palmares di ogni campione, non può mancare. Vittoria che manca invece a Tony Cairoli. Massimo esponente del cross italiano in questo momento, Tony si appresta a vivere da protagonista l’evento del Fiat Supercross, lo abbiamo intervistato per cercare di capire le sue emozioni, le sue motivazioni e gli stimoli che, ad una settimana dalla gara lo attanagliano, e magari lo spronano, oppure lo preoccupano. Allora Tony, ci siamo, il Fiat Supercross di Genova è dietro l’angolo, la pressione inizia ad aumentare su tutto e su tutti, campioni compresi, come ti appresti a vivere la settimana che precede questo fantastico evento? Spero di rimanere calmo e tranquillo come mio solito prima delle gare anche se devo ammettere che l’approccio alla gara di Genova è sempre un qualcosa di particolare. Genova super cross non è una gara ma è la gara! È qualcosa di diverso, tanti fans che accorrono a vedere le nostre evoluzioni, tantissimi e tutti vicini che li puoi quasi toccare, danno emozioni diverse e danno una carica diversa. In questo campionato ad esempio, sono rimasto sbalordito dal pubblico di Bilbao. Tanto, tantissimo e caloroso, Mi sono divertito a sentire come urlavano come ci incitavano è stato fantastico. Genova, sotto questo aspetto sarà sicuramente superiore, ci saranno tanti miei fans che mi inciteranno, e non posso far finta di non saperlo. Ci sono delle aspettative, spero di ripagarle al meglio e, devo essere sincero, una certa pressione si potrebbe far sentire. Essere campione significa essere costantemente sottoesame, un esame che a Genova non conosce prove di appello, come ti sei preparato? Durante la settimana, dopo la gara di Milano, gli impegni della fiera con i miei sponsor ed il tanto pubblico che mi ha dato ancora una volta la dimostrazione di tantissimo affetto, mi sono preso un paio di gironi di relax per poi allenarmi un po’ in moto. Comunque, ho avuto la possibilità di allenarmi specificatamente per il supercross nelle settimane precedenti dopo la festa che si è tenuta a casa mia e dopo che abbiamo inaugurato il circuito di supercross realizzato a Patti con la collaborazione della Offroad e di Armando Dazzi, sceso in Sicilia appositamente per realizzarlo. Ho girato molto sul percorso che si è rivelato ottimo per preparare questo genere di appuntamenti e sono veramente grato a coloro che si sono impegnati per aiutarmi a realizzarlo. Quindi, possiamo dire che, ti sei preparato al meglio, hai studiato a dovere per affrontare l’esame di Genova Si è vero a Genova è come sostenere un esame, ma di quelli che o ti bocciano e ti promuovono, non hai possibilità di riparare. Spero naturalmente di essere promosso. Essere promosso vuol dire vittoria, è ovvio Si, è ovvio, ma non è altrettanto ovvio vincere. A Genova ci saranno forti piloti americani, i francesi che si dimostrano sempre competitivi in questo genere di competizioni e tanti italiani pronti a cogliere l’attimo giusto. Non sarà facile essere promossi ma io ce la metterò tutta per prendere il massimo dei voti. Lo scorso anno hai conquistato proprio a Genova il titolo di Campione Europeo Supercross ma, non sei riuscito a vincere la finale e nel tuo palmares la vittoria di Genova Supercross non è stata ancora scritta Si, è vero! Il tassello della vittoria di Genova manca ancora e spero proprio di inserirlo presto nel mio albo d’oro. Sarebbe bello farlo in occasione di questa venticinquesima edizione che si prospetta interessante sotto tutti i punti di vista! In classifica generale di campionato hai un buon margine suoi tuoi inseguitori, immaginiamo di essere in griglia di partenza per la finale, cartello dei cinque secondi, pensi al campionato oppure alla prima curva? Marcia innestata, testa basta e gas, come sempre per la vittoria, anche se devo comunque tenere bene in mente che il mio obiettivo principale resta il campionato del mondo e quindi non posso permettermi di rischiare più di tanto. Non posso assolutamente compromettere la preparazione invernale che comunque, ho dovuto già posticipare per portare a termine, e nel migliore dei modi l’europeo supercross anche se, a parte le poche uscite sulla nuova pista realizzata in Sicilia, nel supercross non ho potuto mai allenarmi a dovere. In ogni modo, Genova è Genova e mi piacerebbe vincere battendo tutti, e soprattutto facendo divertire il tantissimo pubblico che ogni anno gremisce l’immenso palasport. Ci proverò statene certi. Salto finale, nac nac o back flip? Assolutamente nac nac, il back è una cosa per pochi e devi essere preparato per quello. Il free style mi piace e tanto, ma i miei programmi sono diversi. Siamo alle soglie del doppio back flip, che cosa ti fa saltare in mente: Tutto ed il contrario di tutto. Possibile ma impossibile allo stesso tempo. Ho visto il video sul sito della Offroad proracing è mi sembra veramente una cosa folle. Sarò in prima fila per godermi lo spettacolo.
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