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Per la seconda settimana consecutiva, Villopoto ha dovuto conquistarsi l’accesso alla finale correndo le semifinali, e come a Houston è stato capace di prendere fin da subito la testa della gara aggiudicandosi l’Holeshot davanti a Dungey e Short. Bella rimonta di Stewart, quinto alla partenza e già terzo alla fine del primo giro: la lotta per la vittoria è subito risultata ristretta ai tre pretendenti per il titolo. Stewart ha passato Dungey alla terza tornata, cercando di andare a prendere Villopoto, capace però di mantenere un certo margine e di aumentare il suo vantaggio nel corso della gara. Quella di ieri è stata la sua sola seconda vittoria in sei anni nella gara di casa.
«Non credo di aver mai corso davanti ad un pubblico che mi incitasse così forte» ha dichiarato Villopoto. «E’ difficile correre la gara di casa, e in passato non sono mai stato irresistibile qui; correre una gara del genere è fantastico. Con James e Ryan qui con me vincere è stata un’impresa colossale. Per ora non penso al campionato, ma è bello pensare di poter chiudere il discorso per il titolo a New York fra due settimane»
Stewart e Dungey hanno mantenuto le loro posizioni chiudendo la gara rispettivamente secondo e terzo e impedendo a VIllopoto di conquistare in anticipo il suo quarto titolo consecutivo. Con i suo 48 punti di vantaggio, Villopoto potrebbe conquistare il titolo nella prossima gara, fra due settimane, quando si correrà per la prima volta in assoluto al MetLife Stadium.
La sfuriata iniziale di Wilson, autore dell’holeshot, non è durata molto: già al termine del primo giro Cole Seely è riuscito a chiudere il sorpasso. Il rivale non ha mollato, incalzando Seely per i primi quattro giri finché un errore non lo ha visto scivolare a terra al quarto passaggio, relegandolo in quinta posizione. L’errore di Wilson ha consentito a Seely di assicurarsi un vantaggio da gestire per tutto il resto della gara.
Dietro il leader, Justin Hill e Jason Anderson hanno duellato per tutta la gara. I due si sono scambiati le posizioni più volte tanto che Anderson è finito fuori pista in diverse occasioni. Nonostante gli errori, Anderson ha continuato a tenere il ritmo di Hill prima di riuscire a passarlo e a consolidare la seconda posizione al dodicesimo giro. La vittoria di Seely gli ha consentito di guadagnare tre punti su Anderson, secondo, e di andare all’ultima gara del campionato con soli otto punti di svantaggio.
«Cerco solo di tenere aperto il campionato» ha dichiarato Seely, già vincitore a Seattle nel 2011. «Io e Jason siamo stato molto regolari. Sono partito bene, poi Wilson ha fatto un errore e io ne ho approfittato. Siamo riusciti a girare bene per tutti e quindici le tornate; sono dove devo essere, per cui sono carichissimo. Ma non penso alla classifica, succederà quello che deve succedere. E’ stato un anno divertente»
1 - Ryan Villopoto - KAW
2 - James Stewart - SUZ
3 - Ryan Dungey - KTM
4 - Eli Tomac - HON
5 - Justin Barcia - HON
6 - Trey Canard - HON
7 - Ken Roczen - KTM
8 - Andrew Short - KTM
9 - Josh Hill - SUZ
10 - Mike Alessi - SUZ
1 - Villopoto - 318
2 - Stewart - 270
3 - Dungey - 267
4 - Roczen - 249
5 - Barcia - 214
6 - Brayton - 196
7 - Short - 194
8 - Tickle - 126
9 - Hill - 124
10 - Hahn - 122
1 - Cole Seely - HON
2 - Jason Anderson - KTM
3 - Justin Hill - KAW
4 - Dean Wilson - KAW
5 - Jessy Nelson - HON
1 - Anderson - 178
2 - Seely - 170
3 - Hill - 139
4 - Wilson - 138
5 - Webb - 121
Foto: Simon Cudby - Supercrossonline.com