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Gran finale del SuperEnduro con tre piloti matematicamente in lizza per il titolo, ma è stato Colton Haaker a prevalere - se pure solo al termine della serata - conquistando il terzo iride della sua carriera. Ma non è stata una passeggiata di salute, con l’americano dell’Husqvarna in palese difficoltà nelle prime battute. Ma la salvezza è arrivata sotto forma di una bandiera rossa causata da un tracciato deterioratosi troppo rapidamente: Haaker ha potuto così calmarsi e riprendersi da una serie di errori dovuti alla pressione. Alla ripartenza, Colton non è comunque riuscito a tenere il passo di Webb, che ha vinto davanti a Blazusiak.
Gara-2, con griglia rovesciata, ha visto un Haaker molto più determinato prendere la testa della gara dopo solo tre giri, e non mollarla fino alla bandiera a scacchi. Webb ha commesso un errore, e si è dovuto accontentare del secondo posto finale davanti Blazusiak, costretto ad arrendersi e rinunciare alla conquista del settimo titolo iridato.
E’ stata quindi Gara-3 a decidere tutto, con Webb velocissimo a scattare dai cancelli di partenza davanti a Blazusiak e a un Haaker che però non si è lasciato scoraggiare, tenendo i nervi saldi e il ritmo giusto. A due curve dalla fine Webb era matematicamente campione del mondo a causa di un errore di Haaker che ha perso qualche posizione: Alfredo Gomez ha però rispettato gli ordini di scuderia, cedendo la terza posizione al compagno di squadra e garantendogli il titolo iridato - azione per cui è stato poi squalificato nonostante il regolamento non preveda espressamente un caso del genere.
Il finale è stato ricco di colpi di scena anche per la brutta caduta di Haaker sulla linea del traguardo, dove lo statunitense ha perso conoscenza, riprendendosi pochi attimi dopo in mezzo al team che lo stava festeggiando. Colton Haaker - il cui valore, per inciso, non è mai stato in dubbio viste le prestazioni di quest’anno - vince il titolo con 4 punti di vantaggio davanti a Webb e Blazusiak.
Nella Junior si corre a titolo già assegnato a Will Hoare, che ha lasciato gli avversari a lottare per il platonico titolo di vicecampione, conquistato dal tedesco Apolle, vincitore generale della serata che precede Cyprian in generale. Ma la serata di Bilbao è da ricordare per i colori italiani, soprattutto per la vittoria di manche di Enrico Rinaldi, che chiude sesto in classifica mondiale.