Supermoto delle Nazioni. Pignotti: “Secondi in una gara difficile. Va bene così”

Il commissario tecnico della Nazionale italiana Supermoto analizza il fine settimane di gare che ha visto gli Azzurri terminare secondi alle spalle dei francesi | M. Zanzani
13 ottobre 2014

Punti chiave


«Siamo arrivati secondi, in una gara difficile a causa di una pista molto veloce. Eravamo quindi un po' svantaggiati rispetto a tutte le altre moto e rispetto alla Francia che aveva un'Aprilia. Noi ce l'abbiamo comunque messa tutta e abbiamo lottato fino alla bandiera a scacchi».

 

Più di così non si poteva fare, la vittoria era irraggiungibile?

«Ci siamo andati molto vicini, i ragazzi sono stati bravi. Ci voleva forse un po' più fortuna, ma sapevamo che sarebbe stato difficile confermarsi campioni per la terza volta consecutiva su questo tracciato. Tutto sommato quindi il secondo posto è stato una grande soddisfazione anche se con un po' di rammarico».

 

Abbiamo visto un Ivan Lazzarini molto combattivo.

«Ivan arriva da una brutta influenza e non andava in moto da un mese. E' riuscito a dare il massimo e ha lottato fino alla fine per vincere la sua seconda manche. E' stato veramente bravo e veloce».

 

Ravaglia?

«Ravaglia è stato penalizzato. Era veloce. Molto veloce. Io ho deciso di farlo partire dietro perché sui è un pilota da rimonta. La scelta strategica ha pagato perché è rimontato fino alle prime posizioni. Ha lottato ed è stato veramente bravo».

 

Invece per Borella ci si aspettava una gara difficile.

«Borella è alla sua prima esperienza e devo dire che è andato sempre in crescendo e sul finale ha dimostrato che no gli mancava nulla. Ha tirato fuori i denti, ha fatto un piccolo errore sullo sterrato, ma ci può stare e non ha compromesso il risultato finale. Va bene così».

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