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Prima gara del 2015, prima vittoria di Bruce Anstey sulle Big Bikes. Il neozelandese, già detentore del record assoluto sul tracciato del Mountain, ha vinto (e convinto) una gara purtroppo rimandata di un giorno per il maltempo che sabato si è abbattuto sull’Isola di Man. Anstey ha preso il comando della gara all’inizio del quinto giro, conquistando la sua decima vittoria al TT con grande margine (10”9) su Ian Hutchinson e James Hillier.
La gara è partita quasi in orario (tre minuti di ritardo) con Hutchy subito al comando per due decimi davanti ad Anstey e Hillier. Fuori subito Guy Martin, fermo a Ballagarey – la curva dove cinque anni fa aveva fatto tremare tutti con uno degli incidenti più spettacolari mai visti al TT.
La prima posizione è passata brevemente di mano a Ramsey, con Hillier davanti di mezzo secondo e Hutchinson in terza posizione, ma con un primo giro un filo sotto le 131 miglia orarie Hutchy si è ripreso la testa della gara su Anstey, con Hillier terzo. Dietro di loro, Michael Dunlop, John McGuinness e Gary Johnson.
Il secondo giro è stato una replica del primo, con posizioni congelate anche per tutto il terzo giro. Il vantaggio di Hutchinson ha raggiunto i 4”79, mentre Dunlop è riuscito a scalzare Hillier dalla terza posizione per due secondi. Conor Cummins è riuscito ad entrare nei primi sei. Alla quarta tornata Anstey ha però dato vita ad un sostanziale recupero, infilando un giro a ben 131,333 miglia orarie ed azzerando lo svantaggio. Il resto l’ha fatto il lavoro ai box: il team Valvoline ha rimandato fuori il neozelandese a tempo di record, mentre Hutchy ha incassato un ritardo di due secondi e mezzo.
Il leader ha iniziato ad allungare, sparando un ultimo giro a 131,797 miglia orarie che gli ha fruttato un vantaggio finale di quasi undici secondi. In seconda posizione, Hutchinson è tornato sul podio del TT da dove mancava dal 2010. Al terzo posto però, invece di Dunlop è salito Hillier: Michael Dunlop, impegnato in una cattivissima rimonta, è caduto a Nook per un contatto con Scott Wilson facendo esporre la bandiera rossa e fermando la classifica a soli sei piloti a pieni giri ed il resto congelato al quinto passaggio. Dunlop è tornato al paddock praticamente illeso, Wilson è stato trasportato in ospedale per frattura alla clavicola.
Buona la prova dei piloti italiani, con Stefano Bonetti capace di inanellare tre passaggi sopra le 121 miglia orarie e il nostro Marco Pagani ancora in crescita con un giro sotto i 19 minuti (18’59”357) a 119,214 miglia all’ora di media.