Trial 2018. Dai Pirenei alle Alpi, il dominatore è sempre Bou

Il Campionato Mondiale Trial GP, giunto al suo giro di boa, ha fatto tappa domenica in Francia nella bella località sciistica di Auron, sulle Alpi Marittime, a un tiro di schioppo dal confine italiano
18 luglio 2018

Ancora una volta ad imporre la sua legge è stato il Campione del Mondo Toni Bou che con la centunesima vittoria raggiunge anche il record di vittorie di Stefan Everts leggenda del Motocross.Il meteo soleggiato ed il terreno tipicamente alpino han fatto da cornice alle  15 bellissime sezioni disegnate dagli esperti francesi che hanno come sempre curato l’aspetto spettacolare, compatibilmente con la presenza in questa prova delle categorie femminili ed elettrica.


Risalite importanti tra splendide pinete, grosse rocce disseminate tra prati a sfalcio e magnifici canaloni sono stati il ricco menù offerto ai purtroppo pochi spettatori giunti a vedere questa bella gara. Una emorragia di pubblico che sta continuando oramai da qualche anno nonostante la grande spettacolarità di questa disciplina, forse è giunto il tempo che ci si fermi un momento ad elaborare una strategia diversa da quella messa in atto finora e che vede sostanzialmente i protagonisti divisi su tutto.


Tornando alla cronaca della gara, Bou su Honda ha vinto alla sua maniera, controllando al primo giro gli errori su un percorso rivelatosi più facile del previsto e rompendo nel secondo le resistenze del rivale di giornata, ancora Fajardo su Gas Gas, con un maestoso zero alla zona dodici che lo metteva al riparo dal ritorno del connazionale, comunque veramente all’altezza e mai arrendevole come non lo si vedeva da anni.

"Sono molto felice, perché è stata una bella lotta con Jeroni che oggi ha guidato incredibilmente", dice Bou. "E' stato molto vicino tutto il primo giro, ma alla fine ho conquistato la vittoria con un passaggio perfetto a zero penalità nella sezione 12. È sicuramente una vittoria molto importante per me e molto importante per il campionato". Un plauso anche al ventenne Busto, che sempre molto spettacolare nella guida porta nuovamente la sua Gas Gas sul terzo gradino del podio dopo una bella lotta con il veterano Raga su TRRS distanziato alla fine di soli due punti. Risale al quinto posto l’inossidabile Fujinami su Honda che sopravanza Cabestany su Beta e Gelabert su Sherco.


Nel campionato Trial 2, sempre molto combattuto e serrato nei punteggi, complice la relativa fattibilità delle zone, riserva un colpo di scena inaspettato. Infatti, un altro passo falso del leader Grattarola, solo sesto oggi, rimette in corsa per il Campionato sia l’inglese Toby Martin vincitore di giornata che l’astro nascente Gabriel Marceli secondo, tutti su Montesa. Il nostro Campione, dopo aver condotto il primo dei due giri è purtroppo incappato in un pessimo secondo che gli ha fatto perdere posizioni e punti importanti in ottica classifica finale, ma naturalmente questo non preclude nulla anzi, regala più suspense e valore a questo torneo. Nuovamente sotto tono gli altri italiani presenti in questa categoria, termina settimo Luca Petrella TRRS che ancora non ha espresso il suo grande potenziale, così come il rientrante Matteo Poli decimo su Vertigo. Chiudono i primi quindici Petrangeli tredicesimo su Sherco e Gandola quindicesimo su Scorpa, al rientro dall’infortunio occorsogli al polso ad Isola 2000 la scorsa settimana.


Presenti, come detto in apertura, anche la categoria femminile TrialGP Women, dominata senza grossi problemi dalla campionessa uscente Emma Bristow su Sherco che si candida per vincere il suo quinto titolo consecutivo già dalla prossima gara in calendario, il GP di casa a Silsden in Inghilterra. A contrastare da distante la leader, la terna spagnola composta da Sadurni, Gomez ed Abellan giunte nell’ordine. Meno bene del solito la nostra campionessa italiana Trentini che termina l’esperienza transalpina in decima posizione.


Suona ancora l’inno di Mameli nella Trial2 Women, è ancora lei la nostra azzurra Alex Brancati su Beta Top Trial Team ad imporsi con distacco sulla spagnola Melchior su Sherco e l’americana Hoover su Gas Gas. Decima l’altra italiana presente Martina Gallieni che passo dopo passo migliora le sue prestazioni.


Terminiamo la rassegna delle categorie con la prima prova delle due dedicate alle moto alimentate ad elettricità, che ricordiamo correre sul percorso verde il medesimo delle Trial GPWomen, e che al netto dei soli sette partecipanti ha invece visto un importante investimento di Yamaha con un mezzo nuovissimo portato in gara dal veterano Kenichi Kuroyama oltre a Gas Gas già vincitrice 2017 ed in gara con Loris Gubian. Notevole impegno anche di EM che presenta la sua nuova creatura il venerdì affidandosi in gara all’eclettico francese Cristophe Bruand.


La classifica di giornata ha visto proprio nell’ordine i tre piloti sopracitati con una supremazia del giapponese evidente già al primo giro quando al cambio di cartellino si è presentato con zero penalità contro le tre e cinque dei transalpini, nel secondo giro per il simpatico Kenny è stato sufficiente controllare gli avversari per regalare allo squadrone Yamaha un successo importante. Vedremo la prossima settimana nella seconda e conclusiva prova belga se Gubian saprà contrastare Kuroyama e regalare a Gas Gas la conferma di migliore elettrica del lotto.


Appuntamento a tutti gli appassionati di Trial a Comblain au Pont domenica prossima per un altro interessante capitolo di questa combattuta stagione 2018.


 

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