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E' vero, chi vi scrive va matto per le moto degli anni 90 e non a caso s'è inventato la rubrica youngtimer su Moto.it per il gusto di provarle (e soprattutto per farvi vedere quant'erano belle). Ma, da qui a correrci oggi nell'enduro, ci passa l'acqua del Po sotto il ponte di Piacenza. Le moto di allora erano belle e già velocissime, ma le EXC di oggi sono assurdamente più facili e performanti. Perché vi dico questo? Semplice, Vanni Cominotto ha vinto l'assoluta della seconda prova del Trofeo Enduro KTM a Manzano con una KTM 250 Enduro 2 tempi del 1990, lasciandosi alle spalle oltre 300 piloti (alcuni velocissimi) con moto ben più recenti.
Le moto di oggi non sono niente di che o Vanni è un fenomeno?
Ecco, prima che corriate tutti a comprare le kappa usate inserzionate su Moto.it, chiariamo che Cominotto probabilmente avrebbe vinto - o almeno fatto podio - anche alla guida di un BCS (vedasi alla voce trattori e macchine agricole).
Ma torniamo alla gara. A Manzano il locale Moto Club, assistito come sempre dallo staff di KTM Italia, ha messo in piedi una signora gara. Tre i giri da disputare con due prove speciali per giro. Nel trasferimento gli oltre 300 partecipanti (record di sempre al Trofeo arancione!) hanno guidato la moto lungo sentieri di sottobosco a tratti viscido e nella sabbia del fiume. Purtroppo i chilometri di asfalto sono stati un po' sopra la media, ma capiamo le difficoltà nell'organizzare una gara di enduro oggi tra divieti e ostracismi vari da ambientalisti o presunti tali. Facciamo quindi i complimenti agli organizzatori, ai commissari della FMI e ai ragazzi del Moto Club per gli sforzi fatti; la gara è sicuramente promossa, perché ci ha regalato due speciali coi fiocchi. E poi volete mettere correre coi consigli del Gio Sala? Il top per chi ama l'enduro e vuole carpire i segreti del campione dei campioni. Certo, poi metterli in pratica è un altro paio di maniche.
Il cross test si è svolto in un labirinto di sabbia e buche via via più profonde che ci hanno fatto sentire come Cairoli sulla pista di Lommel (forse lui però è un tantino più veloce, anche di Cominotto). La linea nel bosco si è corsa invece per lo più lungo una discesa infinita, condita di appoggioni da terza piena e con tratti fangosi peggio delle paludi. Veloce e divertente, se amate il fango (a me personalmente piace da matti, mentre digerisco poco la polvere e i maledetti sassi piantati che ti catapultano in cielo). I risultati sono presenti come sempre sul sito Enduro.ficr.
Nella mia personalissima sfida contro il rivale-amico e giornalista Alessio Barbanti finalmente è arrivata la rivincita dalla batosta che mi ha dato a Sanremo. Ma la guerra è ancora lunga.
Certo, Cominotto è lontano. Ma ricordatevi che lui era avvantaggiato dalla youngtimer. Chi non avrebbe vinto con quella moto?
Foto: PhotoMet, Roberto Rossi, Francesca Belotti, A.P.