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Più di 230 gli iscritti: decisamente suggestivo il colpo d'occhio sulla pit-lane per le 6 categorie in programma, cinque delle quali hanno addirittura le griglie al gran completo.
Combattuta e imprevedibile la 1000 Base in cui sono addirittura 42 i concorrenti. Sgomitano fin dall'inizio i riders più performanti: Nazzareno Caria (Honda), Andrea Baudo (Suzuki), Mario Bobbiesi (Honda), Alessandro Meregaglia (Bmw) e poi a seguire tutti gli altri, in un serpentone che occupa un ampio segmento del circuito senza soluzione di continuità. Al quarto giro, le prime gocce di pioggia suscitano una bagarre che scombina temporaneamente gli equilibri. Questione di due passaggi e la pista torna a consentire ritmi adeguati per tutti i protagonisti. Una serie di sorpassi conduce all'epilogo, dove si afferma Andrea Baudo, pilota di Bellusco (Monza), nonché istruttore di elicottero, che a 36 anni festeggia al meglio il suo esordio nelle competizioni. Allo sprint finale, l'alessandrino Mario Bobbiesi, proveniente dall'enduro, strappa il secondo posto al 27enne friulano Nazzareno Caria che guadagna il podio alla prima corsa della vita. Leggermente più staccati chiudono Gabriele Menarini (Suzuki) e Marco Fumarola (Ducati).
appuntamento stagionale. La vittoria finale va a Mario Saporito (Yamaha ), 31enne magazziniere di Labico (Roma), portacolori del Soc Racing: una condotta intelligente la sua, grazie alla quale ha sfruttato al meglio la caduta di Marco Martini, alfiere Yamaha di Tradate che è scivolato proprio all'ultimo giro, sprecando così una prestazione comunque lodevole. Chiude al secondo posto l'ex ciclista padovano (di origine marchigiana) Mirco Castellani (Yamaha) il quale, partito dalla prima casella, guida il drappello dei battistrada fino a metà gara, per poi cedere gradualmente il passo. Terzo al traguardo il 27enne Mauro Belingheri (Yamaha), poi squalificato perché la sua moto non risulta conforme al regolamento. Completa quindi il podio Damiano Gonelli, 28enne metalmeccanico reggiano, che alla sua seconda gara si esibisce in un'audace rimonta. Curiosità: il giro più veloce, fissato in 1'45.787, sarebbe valso la pole position al suo autore Luca Serafini (Yamaha), il cui rush conclusivo gli consente di agganciare un onorevole sesto posto.
I duelli più scoppiettanti arrivano con le due classi Pro. Nella 600 Pro, Emanuele Vidoli (Honda - Speedy Bike Racing) e Samuele Cini (Yamaha - Sasa81 Racing) si battono fino all'ultimo respiro, fin quando cioè, alla curva Misano 1, è Vidoli, centauro novarese, ad assestare la stoccata decisiva, destando l'impressione di aver controllato e studiato l'avversario per tutta la gara. Fin dal primo giro infatti, quando la Yamaha di Luca Ruggero finisce a terra, sono Vidoli e Cini, entrambi meccanici, a staccare tempi insostenibili per tutti gli altri. Del resto Cini (ovvero Lupin …) dice di essere abituato alle sorti beffarde del last lap. Pur arrivando dopo ben 10”, si aggrappa all'ultimo gradino del podio la wild card Paride Sereni (Yamaha), manutentore del minimetrò di Perugia che confida nella ripresa economica per partecipare alle prossime sfide del trofeo.
Secondo round del Trofeo Italiano Amatori 2012 il 27 maggio a Vallelunga.