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Nel 2014 il Trofeo KTM sbarcherà perfino in Sardegna nel ponte del primo di giugno e sarà una magnifica occasione per conciliare la voglia di enduro dei piloti con quella di sole e di mare delle mogli e dei figli, che sempre più spesso danno colore all'orange paddock.
Quanti partecipanti contate di raggiungere?
«Difficile da dire, alla prima edizione gli iscritti erano 75, lo scorso anno più del doppio. Cerchiamo sempre e comunque di aumentare il numero totale degli iscritti al trofeo».
A chi vi rivolgete? E' per l'amatore o strizza l'occhio anche ai giovani talenti?
«L’amatore, senz’altro. Ovvero a chi non ha la possibilità di partire già il venerdì o il sabato per raggiungere il campo gara.
Al trofeo KTM è possibile fare le verifiche tecniche ed amministrative anche la domenica mattina. I giovani talenti lo trovano senz’altro un buon allenamento per le competizioni titolate alle quali poi partecipano».
Ci può parlare dei costi e dei montepremi e kit previsti per i partecipanti?
«L’iscrizione costa 500 euro e comprende anche l’iscrizione a tutte le gare. Abbiamo poi un kit di materiali che vengono dati dai nostri partner tecnici, specificato nel modulo di iscrizione.
Un kit che ogni anno aggiunge sempre qualche cosa, grazie alla soddisfazione delle case che ci supportano gratificando il lavoro svolto da parte di KTM. Il montepremi è per ogni classe, e prevede buoni acquisto di prodotti KTM che partono dai 1.000 euro a scalare».
Crede che il Trofeo KTM dia alla Casa anche dei risvolti commerciali oppure si limita ad accrescere la visibilità del marchio?
«È una grande operazione di marketing, dove si vuol dare a ogni utente KTM la possibilità di utilizzare quanto acquistato in un contesto “gara” e quindi in assoluta tranquillità e rispetto delle regole e regolamenti Federali».
Che impegno richiede a KTM Italia e qual è il contributo dei moto club locali?
«È l’impegno primario di KTM, sollevare i club dai costi fissi che ogni gara implica lasciando poi quota parte di ogni singola iscrizione, lasciando quindi ai club un utile economico».
Con quali moto si correrà?
«Sarà ancora il trofeo KTM e Husaberg, senza limitazioni di sorta riferite al modello della motocicletta usata dal concorrente».
Le gare del Trofeo non si fermano alla domenica, vero?
«Alla fine vuole essere un momento di incontro tra appassionati, una festa. Il sabato sera ogni volta viene organizzata una piccola festa con estrazione di premi, ed è senz’altro il momento più “importante” di ogni gara».
Negli anni KTM ha ospitato nel Trofeo piloti e persone più o meno note. Puoi anticiparci qualche sorpresa nella prossima edizione?
«Alla tappa finale del Trofeo 2013 di San Marino abbiamo avuto il piacere di veder girare il freestyler Massimo Bianconcini, mentre un altro uomo volante, un certo Vanni Oddera, ha partecipato alla tappa ligure di Rocchetta di Vara.
Tra i pro hanno partecipato Oscar Balletti, Thomas Oldrati; sicuramente ritroveremo i grandi Giovanni Sala e Mario Rinaldi, che come di consuetudine supervisionano il trofeo, dall’alto della loro infinita esperienza.
Nel 2014 vorremmo ospitare un team manager della Moto3, grande passionato di Enduro, vedremo se i suoi impegni gli consentiranno di presentarsi al via delle tappe casalinghe».
I lettori ci hanno chiesto se in futuro anche le nuove Husqvarna potranno partecipare. Cosa possiamo rispondere oggi?
«Nelle strategie di KTM ad oggi non è prevista la partecipazione di moto Husqvarna al Trofeo KTM.
Ma dato che la stessa Casa ha appena presentato il proprio trofeo 2014, non penso che si porrà il problema tra gli appassionati».
Il Trofeo è adatto anche a chi non fa enduro da anni o è proprio alle prime armi. Ci darai una dimostrazione pratica? E con che moto?
«Il vantaggio del Trofeo Enduro KTM è che offre percorsi tecnicamente e atleticamente accessibili a tutti. Questo consente di vedere piloti della classe Iron percorrere senza problemi le stesse prove che impegnano i giovani che vorranno partecipare nella E1.
I tracciati sono uguali per tutti, è sempre la manetta a fare la differenza, a tutte le età…
Per quanto riguarda il sottoscritto, da “ex” endurista quale mi ritengo, mi farebbe molto piacere ritornare a correre, magari con la Freeride 250 2T!
Sarà per quello che da quest’anno c’è anche la classifica riservata alle Freeride?».
Raccontaci qualche aneddoto legato ai partecipanti.
«Lo scorso anno con il perugino Bisciotti abbiamo girato mezza giornata alla ricerca di un carabiniere che convalidasse la denuncia di smarrimento della sua targa, scaduta da un giorno.
Niente da fare, carabinieri scomparsi, Commissario inflessibile e così il povero Marco non ha potuto correre.
Un'altra volta abbiamo recuperato un concorrente in panne quasi a notte fonda, dopo che un improvviso nubifragio aveva fatto salire così tanto l'acqua di un torrente da lasciarlo isolato dentro una specie di taverna.
E poi ogni gara è un aneddoto, tra aperitivi, barbeque e carburazioni nostrane non c'è limite alla fantasia!».
Passino pure i tuoi bei video del sabato. Ma nel 2014 vogliamo che prendi parte a una gara.
E che la racconti in esclusiva su Moto.it
«E perchè no! Gli anni delle gare, del carrello, del furgone e poi del camper mi mancano e mi manca l'adrenalina della messa in moto per il primo giro, l'ingresso in speciale, l'attesa delle classifiche.
Non sono stato un fuoriclasse, ma mi sono sempre divertito.
Promesso! Sei pronto alla sfida, Perfetti?».
Merito del successo, come anticipato da Angelo Crippa, è anche delle fantastiche persone che dedicano il loro tempo e le loro energie alla buona riuscita della manifestazione sportiva.
Un grazie speciale a Roberto Curnis, Eurialo, Luca Locatelli, Gigi Bianchetti, Luca Ghislandi.