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Le qualifiche del giovedì hanno visto primeggiare Peter Hickman (con un impressionante personale di 132,81 miglia all’ora) Dave Johnson e Ivan Lintin rispettivamente in Superbike, Superstock e Supersport, con tempi leggermente più lenti rispetto ai giorni precedenti per la pioggia caduta durante la notte che ha lasciato chiazze di umido all’uscita del Ramsey Hairpin, Nook e Governor’s Bridge.
Primi ad uscire Rutter, Hickman, Johnston e Sheils, seguiti subito da Jessopp, Gary Johnson, Hillier e David Johnson, mentre Harrison e Dunlop si sono presi qualche minuto in più. Il primo a passare sotto il traguardo è stato Hickman, che ha fatto rilevare un 131,113, con Harrison e Dunlop anch’essi sopra le 130 miglia all’ora. Buono il riscontro di Brookes sulla Norton, con 129,174 mph.
Hickman e Rutter hanno continuato, mentre Harrison e Dunlop hanno scelto di fermarsi ai box per cambiare moto. Hickman ha quindi potuto sfruttare la strada libera per segnare il suo personal best – e secondo riferimento cronologico della settimana – mentre Rutter si è fermato a Cruickshanks. Bene anche il nostro Stefano Bonetti, oggi libero da impegni in Lightweight, che ha passato le 124 miglia orarie con la Superstock.
La sessione è stata poi rallentata da un incidente che ha coinvolto Chris Petty a St. Ninians e lasciato qualche detrito in pista. Il pilota è stato trasportato al Nobles Hospital, dove gli è stata diagnosticata una frattura alla caviglia.
La Superstock è stata affare privato fra Hickman, che ha segnato un 128,38 miglia orarie solo per venire superato da David Johnson con un giro a 129,20 mph. In Supersport è stato Lintin a far segnare il riferimento migliore (123,22 mph) davanti a Lee Johnston e Adam McLean.
Giornata tragica all'Isola di Man. Dan Kneen, primo pilota ad uscire nella quarta sessione di prove di mercoledì 30 maggio, è rimasto vittima di un incidente, la cui dinamica è ancora tutta da chiarire, a Churchtown, vicino a Ramsey. L'organizzazione ha esposto subito le bandiere rosse, bloccando la sessione. I soccorsi sono stati prontissimi ma non c'è stato nulla da fare.
Tragico anche l'epilogo: come spesso succede in questi casi, il blocco della strada ha fatto sì che i piloti vengano fatti rientrare percorrendo il tracciato al contrario. Purtroppo, per cause ancora sconosciute, un'auto dell'organizzazione stava invece percorrendo il Mountain in senso orario, ed ha causato un incidente con il primo gruppo di piloti, coinvolgendo Steve Mercer, che è stato immediatamente trasportato in ospedale e trasferito a Liverpool, dove attualmente è in gravi condizioni.
Kneen, trentenne originario dell'Isola di Man, aveva debuttato nelle gare stradali nel 2008, vincendo tre prove del Manx GP. Sostituto di Ian Hutchinson dopo l'incidente dello scorso anno, era entrato a tempo pieno nel team Tyco-BMW a fianco di Michael Dunlop.
Continua il dominio di Dean Harrison (Kawasaki-Silicone Engineering) anche nella terza sessione di prove al TT 2018, con due tornate impressionanti. Un primo riferimento con partenza da fermo a 133,14 miglia orarie, ritoccato poi nella tornata successiva con un astonishing 133,462, vicinissimo al (pericolante, a questo punto bisogna dirlo) record assoluto di Michael Dunlop, l'unico altro pilota capace di girare sul Mountain Circuit in meno di 17 minuti.
E proprio Michael Dunlop sembra l'unico in grado di impensierire Harrison nella massima categoria: il quindici volte vincitore al TT ieri sera ha portato la sua BMW ufficiale del team Tyco in seconda posizione con 132,319 mph davanti a Dan Kneen con 132,258. Dietro di loro, alla spicciolata, Hickman, Cummins, Rutter, Johnson, Hillier, Brookes, quasi tutti in miglioramento rispetto ai personali degli anni passati: il bel tempo e il tracciato in ottime condizioni fa presagire una gara clamorosa come quella del 2015, in cui il record della pista venne battuto da ben cinque piloti durante la gara della Senior.
In Superstock brilla Hickman davanti a Harrison e Kneen, mentre la Supersport vede Dunlop davanti a Hillier e Lintin, ma vale la pena di segnalare come Harrison abbia sofferto un problema tecnico che lo ha fermato a Ballacraine. In Lightweight brilla il nostro Bonetti, secondo dietro a Lintin (mentre in Superstock e Superbike purtroppo "Bonny" non è riuscito a migliorarsi) ma - anche qui va detto - in assenza di Dunlop.
Appuntamento a stasera per la quarta sessione di prove.
Due giorni di prove archiviati con il favore del meteo all’Isola di Man: il risultato, ovviamente, è quello di prestazioni di tutto rispetto per i protagonisti, con Dean Harrison a recitare il ruolo del protagonista. Il pilota del team Kawasaki-Silicone Engineering, velocissimo, ha dominato la prima giornata - sabato - con la Supersport staccando 125,797 miglia all’ora di media davanti a Michael Dunlop sulla Honda CBR del suo team. Riferimenti che non sono cambiati ieri, quando i piloti della Supersport non hanno superato le prestazioni del sabato.
Stesso responso in Superbike, dove Harrison ha fatto segnare un incredibile 131,376 mph (poco meno del 133.962 mph del record assoluto) davanti a Dunlop, staccato di un’inezia (131,087 mph) nonostante un pasticcio con prima moto e muletto. Dietro di loro Hickman, Kneen, Johnson, Hillier, Lintin e un eroico Hutchinson.
Superstock appannaggio di Hickman con 130,219 mph di media davanti a Cummins e Kneen. Orgoglio italiano invece in Lightweight, con la Paton di Michael Dunlop capace di far segnare il nuovo record (ufficioso, trattandosi di prove) a 120,848 mph. Quarto il nostro Stefano Bonetti, che si piazza anche rispettivamente 19° in SBK e 18° in STK con un bel giro a 124,285 mph.
Notizia dell’ultimo momento è invece il ritiro di William Dunlop dal TT dopo solo due sessioni. Il fratello di Michael tornerà comunque in gara appena avrà recuperato la condizione psicofisica adeguata, presumibilmente in tempo per l’Ulster GP.
Stasera terza giornata di prove, aperte a tutte le categorie.