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Il maltempo non dà tregua a questa centesima edizione del Tourist Trophy: dopo la sessione inaugurale del sabato, infatti, anche quella prevista per martedì è stata cancellata per maltempo. Un pelo più fortunata la giornata di lunedì, quandoi i piloti di Superbike e Superstock hanno potuto provare in condizioni di sereno, sia pure con un po' di vento.
Sembrava dovesse recitare il ruolo di protagonista un determinatissimo Conor Cummins, che dopo un gran bel giro di lancio sembrava destinato ad avvicinarsi alla barriera delle 130 miglia all'ora di media. Purtroppo, però, un problema tecnico (fumo che usciva dalla sua moto) ha spinto i commissari a fermarlo con bandiera nera.
E' quindi tornato alla ribalta Dean Harrison, già protagonista delle qualifiche di domenica con la Supersport, che ha dominato le classifiche sia con la Superstock (129,34 miglia orarie) che con la Superbike (129,53 miglia orarie). Ma la classifica non la dice necessariamente tutta, perché Michael Dunlop, come consuetudine, ha forzato solo in alcuni punti del percorso, tenendo nascosto il suo reale potenziale, staccando comunque due tempi interessanti (124,11 con la Superstock e 126,93 sulla Superbike).
Bene anche David Johnson (Honda), più veloce sulla Superstock che sulla Superbike (126,63 contro 126,19 miglia orarie) mentre è andata male (o bene, a seconda di come la vogliate vedere) al compagno di squadra Ian Hutchinson per una caduta all'undicesimo miglio: Hutchy, fortunatamente, se l'è cavata senza conseguenze, anche se ha preferito non tornare in pista.
Incidenti anche per Paul WIlliams, caduto senza conseguenze a Governor's Dip, mentre Emmett Burke e Jason Corcoran sono finiti entrambi all'ospedale di Noble, con traumi rispettivamente alla gamba e al collo.